Fantasisti e leader, ma anche amici e uomini impegnati nel sociale. Dal rendimento sul campo alla raccolta fondi per il Coronavirus, Papu Gomez e la Joya sono il bello della sfida
Argentini, col 10 sulle spalle, fantasisti in campo e amici fuori, dove si sono supportati l’un l’altro nella lotta al Coronavirus: il Papu Gomez stando vicino a Paulo Dybala che l’ha contratto, la Joya contraccambiando con la donazione della maglietta per il contest di beneficeza The Biggest Game ideato dal capitano dell’Atalanta per raccogliere fondi da devolvere agli ospedali. Il bello della sfida dei nerazzurri alla Juventus, scrive la Gazzetta dello Sport, è il testa a testa fra i due giocatori-simbolo.
PAPU VS DYBALA, THE BIGGEST GAME. I due hanno in comune, oltre alla nazionalità e alla militanza nella Selecciòn, anche la Sicilia come rampa di lancio nel calcio italiani. Il bonaerense Gomez l’ha avuta a Catania, la Joya di Laguna Larga (11 ore dalla capital federal) a Palermo. La prima sfida? Un doppio derby regionale (2012/13) con Gian Piero Gasperini sulla panchina e Josip Ilicic (decisivo con 3 gol; 2 nel 3-1 del 24 novembre alla Favorita e 1-1 per rispondere a Barrientos il 21 aprile successivo) in campo per i rosanero.
DYBALA E L’ANDATA. Cinquina nella porta altrui nelle ultime 5 partite, Dybala rientra dalla squalifica forte del ruolo all’andata, a campi invertiti, fra nerazzurri e bianconeri: chiuse sul 3-1 nel finale dopo aver ispirato la manovra e la reazione dei suoi dopo lo svantaggio su colpo di testa di Robin Gosens e dopo la doppietta del Pipita Higuain. E il Papu? Sabato sera, per lui, trecentesima presenza italiana, 106 in rossoazzurro e 193 in maglia Atalanta, da ex ala-esterno alto trasformato dall’arrivo del Gasp in bomber puro prima (2016) e in tuttocampista nel prosieguo. Ed è nel club di chi in Italia ha scritto 50 sia nei gol che negli assist (15 in campionato in questa stagione): gli altri sono Callejón, Candreva, Hamsik e Insigne.