A Parma tocca ancora a Bosko Sutalo, un investimento e un alunno diligente che sta studiando dal maestro Gasperini: il futuro della difesa
6 presenze in A per 233 minuti, 50 da professionista compreso il natìo Osijek, 18 palloni intercettati e 6 recuperati, 2 contrasti vinti. Le cifre legate al rendimento che fanno dei 4 milioni spesi a gennaio per Bosko Sutalo un investimento per il futuro della difesa dell’Atalanta. La Gazzetta dello Sport dedica al croato il focus di presentazione alla vigilia della partita di Parma.
SUTALO, UN CROATO ALLA DIFESA. Titolare (salvo smentite) per la terza volta causa squalifica dell’omologo di ruolo Rafael Toloi, dopo esserlo stato con Cagliari e Brescia (Napoli, Samp, Bologna e Milan il resto del minutaggio), il ventenne (candeline il primo gennaio) nazionale giovanile è stato lanciato nella ripresa post lockdown dall’allenatore Gian Piero Gasperini. In 4 delle 6 apparizioni, anche se col Napoli sono stati sgoccioli, 0 gol subìti.
SUTALO, LA DIFESA DEL FUTURO. Leadership silenziosa, senso tattico, capacità di muoversi lungo lo scacchiere arretrato e applicazione da studente del maestro di Zingonia: le qualità di Sutalo sono tali che in casa contro i felsinei ha giocato sul centrosinistra all’uscita di Berat Djimsiti e a San Siro il secondo tempo al posto dell’ammonito italobrasiliano. Ufficializzato con un quadriennale il 30 gennaio scorso, Bosko è un colpaccio firmato Giovanni Sartori, responsabile dell’area tecnica che pochi giorni prima aveva raggiunto Osijek in auto per concludere la trattativa. Il difensore più giovane del lotto, 6 anni meno di Mattia Caldara e 10 della coppia Toloi-José Palomino: identificarlo come il futuro non guasta.
Veramente bravo.