L’ex bomber mantovano parla della sfida in scena domani sera
Roberto Boninsegna non era scontato in campo, come dimostrano gli oltre 150 gol segnati in Serie A in anni in cui non si era soliti vedere cannonieri segnare 30 gol l’anno come oggi. Ai taccuini di L’Eco di Bergamo si conferma come tale, annunciando la Dea come ormai facente parte delle cosiddette big: “Ormai non c’è più una sola grande squadra che in Italia porta quei colori. L’Inter la conosciamo, ma la vera realtà consolidata del calcio italiano è l’Atalanta. La squadra ha disputato quest’anno una stagione eccezionale, dopo altre annate”.
LA SFIDA DI DOMANI “E’ una partita aperta a qualsiasi risultato. L’Atalanta gioca in casa ma è senza pubblico, quindi non ha il vantaggio di un ambiente che trascina e costituisce spesso il valore aggiunto. Bisogna dire che la squadra di Gasperini dopo il lockdown ha vinto 9 partite, di cui 6 a Bergamo a porte chiuse. L’Inter soffrirà, la Dea sta facendo un campionato incredibile e bisogna solo farle i complimenti”.
ANEDDOTI PASSATI SU BERGAMO “Ricordo sempre partite accese a Bergamo negli anni Settanta, non era mai facile ottenere tre punti. C’erano giocatori molto attenti e spigolosi in difesa, che qualche volta si dimenticavano della palla e prendevano spesso l’uomo. Due nomi su tutti? Vavassori e l’attuale presidente Percassi, i difensori di una volta”.
e’ vero C e anche il Pisa