L’ex attaccante nerazzurro, ora ds dell’Hajduk Spalato: “Il risultati di oggi sono frutto di un lavoro iniziato ai miei tempi, al primo anno con Percassi”
Appese le scarpette al chiodo nel 2015, dopo l’ultima esperienza con il Pordenone, Sasa Bjelanovic ha deciso di intraprendere la carriera da dirigente e ora l’ex calciatore croato ricopre l’incarico di direttore sportivo dell’Hajduk Spalato. Gli impegni non mancano ma quelli non gli impediscono di seguire le vicende delle tante squadre per cui ha giocato, anche in Italia.
Nella sua carriera c’è stata anche una breve parentesi (una sola stagione) con l’Atalanta. Complessivamente 10 presenze e una rete, non numeri pazzeschi ma la Dea è sempre nel cuore di Bjelanovic che sulle possibilità in Europa dei bergamaschi ha le idee chiare: “Da appassionato mi auguro che l’Atalanta possa essere la sorpresa di questa Champions League – ha detto a TMW –. Quello che fanno oggi è iniziato ai miei tempi, il primo anno con Percassi. Hanno messo le basi per un progetto a lungo termine e una società così organizzata è il sogno di ogni allenatore: ci sono molte realtà in Italia che guardano un anno alla volta. Gasperini si sta dimostrando tra i primi cinque-sei allenatori al mondo: così i successi sul campo non potranno mancare“.
Bjelanovic conosce molto bene anche Bosko Sutalo ed è certo che possa dare una grande mano all’Atalanta: “Per me è stato cercato perché le caratteristiche che ha sono adattissime al gioco di Gasperini: lo conosco personalmente e ci vorrà un po’ di tempo perché si trovi a suo agio. È ancora timido, ma con il fisico che ha può giocare tranquillamente. Sul lato tattico si trova in un calcio diverso, gli servirà un po’ per sciogliersi e giocare come sa“.