L’ex nerazzurro vive oggi a Parigi: “Qui la sfida è attesissima”
Per due anni nerazzurro e autore di tante buone prestazioni soprattutto nel 2002/03 Ousmane Dabo oggi vive a Parigi e sente quindi la sfida di mercoledì prossimo con particolare attesa. Ne parla a L’Eco di Bergamo di oggi in un’intervista che capeggia i servizi sportivi del quotidiano diretto da Alberto Ceresoli.
“Qui, anche se manca una settimana, l’attesa è molto grande” sottolinea l’ex centrocampista francese, che in Italia giocò anche con Vicenza, Lazio e Parma. Con la maglia dell’Atalanta in totale furono 54 presenze e 4 gol, tutte realizzate nel corso della seconda stagione, così positiva da portarlo addirittura alla convocazione per la Confederations Cup vinta proprio nel 2003 nel proprio Paese natale.
LA DEA UNA BIG OLTRALPE “Non è questione di Atalanta, a Parigi la sfida è sentitissima perchè il PSG non ha mai vinto la Champions e c’è la convinzione che questa sia la volta buona. La Dea in Francia è temuta perchè la conoscono come una grande squadra: il Lione l’ha già sperimentato in Europa League uscendo con le ossa rotte. Il sorteggio, però, da queste parti si dice sia stato favorevole anche per le avversarie dell’eventuale semifinale (Lipsia e Atletico Madrid), che sembrano meno impegnative rispetto a altre formazioni in lizza”.
ILICIC MANCHERA’ “L’imprevedibilità dello sloveno e la sua classe mancheranno ai nerazzurri, che però possiede altri calciatori di grande valore: da Zapata a Muriel, passando per Gomez. Io però avrei confermato Tameze, che seguivo qua in Francia. Giocando in Italia sarebbe cresciuto ancora”.
