L’ex difensore nerazzurro fa la conta degli infortunati in vista della gara contro il Psg e parla di Muriel, Pasalic e Malinovskyi, tre pedine al posto dello sloveno
L’ex Atalanta Sergio Porrini, oggi vice del c.t. Reja nella nazionale dell’Albania, continua ad analizzare a L’Eco di Bergamo la gara di mercoledì sera della Dea contro il Psg, che sarà condizionata dai numerosi assenti, soprattutto dalla parte dei francesi: “Se non dovesse recuperare Mbappé, sicuramente sarebbe la tegola in assoluto più decisiva. E comunque anche in caso di rientro lampo, sarà dura essere subito al top. Credo sia uno dei primissimi al mondo per impatto sulle partite. Velocità, tecnica, accelerate: giocatore devastante. E non sottovaluterei l’assenza di Di Maria: è un campione che può estrarre dal cilindro la giocata imprevedibile in qualsiasi momento”.
VERRATTI OUT. “Verratti è un grande giocatore: qualità, visione di gioco, colpi, tecnica. Però, a mio parere, non è mai esploso definitivamente a livello internazionale e il Psg lo può in qualche modo rimpiazzare meglio degli altri due. Mbappé invece è uno di quei giocatori che, quando manca, è praticamente insostituibile”.
ILICIC. “Ilicic è fantastico e tutti abbiamo visto le sue imprese a Valencia e durante tutta la stagione. Mancherà di sicuro la sua qualità. Però l‘Atalanta ha trovato il modo di sopperire, con Malinovskyi, Muriel se sarà della partita, con Pasalic, con il suo gioco organizzato e arrembante. L’eventuale assenza di Mbappé, invece, secondo me, non è paragonabile a nessun’altra defezione”.
ZAPATA. “Insisto: è il sistema di gioco dell’Atalanta che può fare la differenza. In questo contesto il gol può arrivare da chiunque, da un esterno, un mediano, un difensore. Però con una premessa: a mio parere, proprio per lo sviluppo della manovra, in questo momento, Zapata sarà il giocatore più importante”.
DJIMSITI. “Djimsiti è cresciuto di testa, ha guadagnato in consapevolezza, autostima. Bravissimo. È un punto fermo. Se fossi ancora un giocatore, comunque, vorrei farmi allenare da Gasperini: con lui si migliora sempre”.
Dai porro! Fa ol brao