L’attaccante colombiano della Dea, specialista nei gol dalla panca, ha già giocato i quarti di finale dell’Europa più bella e conosce qualche trucco del mestiere
Amaro è il ricordo della Champions League per la punta dell’Atalanta Luis Muriel, ma adesso quell’episodio potrà divenire infinitamente più dolce se riuscirà a trarne vantaggio e a ricordare tutti gli insegnamenti ricevuti. Infatti, nei quarti di finale dell’edizione 2017/2018 della Champions, il colombiano venne eliminato con il suo Siviglia dal fortissimo Bayern Monaco.
MURIEL. Giocò, come ricorda Tuttosport, uno spezzone di entrambe le gare, ed è un fattore inusuale per un componente della rosa nerazzurra. Nessun altro dei giocatori a disposizione di mister Gian Piero Gasperini infatti è mai sceso in campo in un quarto di finale di Champions League.
INESPERTI. Manca quindi l’esperienza alla squadra bergamasca, che però ha il grande vantaggio del tabellone: quest’anno tutte le squadre partono alla pari nell’inedita Final Eight, si gioca nello stesso posto e in campo neutro, senza tifosi sugli spalti. La prima esperienza della sua storia a questi livelli per la Dea arriverà quindi a Lisbona, ma senza la pressione dei sostenitori nemici.
CHE EMOZIONE. Luis Muriel, secondo il quotidiano sportivo, verrà impiegato ancora una volta a gara in corso per cercare di insaccare in Champions, non essendoci riuscito due anni fa con la maglia del Siviglia in quei 35′ in campo tra andata e ritorno contro i tedeschi. I giocatori di mister Gasperini dovranno essere abili a non farsi prendere dall’emozione dei loro primi quarti di finale, restando concentrati sulle qualità tecnico-tattiche degli avversari per scrivere la Storia.