Il c.t della Nazionale non sarà a Lisbona, ma dalla Grecia osserverà con attenzione il candidato all’Azzurro Mattia Caldara

L’allenatore dell’Italia Roberto Mancini crede nell’Atalanta e nella sua spedizione in Portogallo, certo che l’unica squadra tricolore rimasta nella Final Eight farà bella figura: “L’Atalanta ha spirito e principi moderni che poi sono quelli che alleno in Nazionale fin dalla prima ora: coraggio di osare, mentalità offensiva, ricerca di dominio oltre il risultato. L’Atalanta segna spesso tanti gol. Anch’io chiedo ai miei giocatori di non fermarsi mai dopo il vantaggio”, svela nella lunga intervista a La Gazzetta dello Sport.

MERITO DELLA DEA. “I top club in Europa giocano tutti con questa mentalità, Ma anche in Italia le cose stanno cambiando, molti allenatori oggi osano di più, anche per merito dell’Atalanta. Ha dimostrato che un certo calcio, oltre a essere bello, porta risultati. Se si diffonde questo tipo di cultura, ci guadagna anche il c.t. della Nazionale. L’Atalanta si è meritata questa splendida avventura”.

PSG. “Intanto pensiamo al Psg, che è una grande squadra e ha più esperienza di vertice. Certo non è al top. Ha perso Cavani, non avrà Di Maria, Verratti e Mbappé sono più che in dubbio. Il loro campionato si è interrotto a marzo. Ma, a prescindere da questo, l’Atalanta ha tutto per giocarsi il quarto di finale con fiducia”.

ATLETICO MADRID. “L’Atletico Madrid è una squadra tosta, esperta, matura. Per le caratteristiche dell’Atalanta, io dico che sarebbe stato meglio il Barcellona. Ma, periodicamente, la Champions propone una sorpresa: potrebbe essere proprio l’Atalanta”.