Cuore e passione dell’outsider di coppa, in rappresentanza di una terra intera, contro la grandeur dei ricchissimi parigini: il senso della sfida nel quarto di finale
Il cuore di Bergamo e dell’Atalanta, che rappresenta i valori di un territorio uscito con coraggio dalla falcidie del Coronavirus, contro la classe e la grandeur del Paris Saint-Germain. Secondo L’Eco di Bergamo, è il senso della sfida del quarto di Champions League in scena alle 21 al “Da Luz”.
IL CUORE CONTRO ICARDI. Tra i parigini dagli ingaggi a petrodollari, anche il centravanti Mauro Icardi, 7 gol in 13 scontri diretti tra Sampdoria e Inter. In gara secca il gap tecnico sarà meno evidente: i nerazzurri sono più squadra, il PSG più un concerto di grandi solisti come l’argentino, Neymar e uno Mbappé con ogni probabilità costretto a partire dalla panchina. Nonostante la squalifica di Angel Di Maria, per il giallo col Borussia Dortmund subìto agli ottavi da sostituito in panchina dall’arbitro Taylor, lo stesso di stasera, e gli infortuni di Verratti e Kurzawa, i francesi sono di un’altra dimensione.
LA GRANDEUR DEL PSG. Non ci sono più Edinson Cavani e Thomas Meunier, ma non va dimenticato che nel girone il team di Thomas Tuchel ha lasciato per strada solo 2 punti, nel 2-2 col Real Madrid che gli ha segnato i soli 2 gol. I ricavi dei francesi sono 4-5 volte quelli dei nerazzurri, gli stipendi 6 volte, i ricavi commerciali 12, la perdita secca dell’ultimo bilancio, 55 milioni, insostenibile dalle casse nerazzurre.
ATALANTA: CUORE E FISICO. La condizione fisica può essere decisiva: il PSG, da marzo in poi, ha giocato soltanto le due finali delle coppe nazionali a fine luglio e le amichevoli, mentre la Dea è reduce da un finale di campionato da 13 giornate in 41 giorni. Contro la miglior difesa della Champions, 4 gol in 8 gare, che ha perso solo una delle ultime 30 gare giocate e segnava da 36 di fila prima dello 0-0 col Lione poi battuto ai rigori, il dubbio è se difendere alti o arretrando gli esterni.
Oggi in campo c’è il cuore di Bergamo ????