Il dilemma vero del quarto in gara secca di Lisbona di stasera è la composizione della difesa: le azioni di Caldara sono in ascesa, il dubbio è Palomino o Djimsiti
Diciamocela tutta: la forza dell’Atalanta non è mai stata la difesa. Nella stagione destinata a concludersi laddove si gioca il quarto contro il PSG di stasera, il Da Luz, il prossimo 23 agosto, men che mai: 48 gol subìti in campionato, 2 in 1 gara di Coppa Italia e addirittura 16 alla prima partecipazione alla Champions League, ovvero due a partita. Chi mettere, dunque, in formazione, davanti al tridente Sarabia-Icardi-Neymar, agile e tecnico sui lati e non certo da sottovalutare per le qualità del centravanti Maurito?
NODO DIFESA: LA FORMAZIONE. In salita, dietro, le azioni di Mattia Caldara, il perno di ritorno dalla finestra di gennaio del calciomercato. Sì, ma a scapito di José Palomino, reduce dall’aver saltato l’ultima di campionato con l’Inter per un’elongazione all’adduttore sinistro, oppure di Berat Djimsiti? Il tecnico Gian Piero Gasperini considera il tucumano più un regista difensivo che un marcatore laterale. Ecco la formazione di CalcioAtalanta (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Caldara, Palomino; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez, Pasalic; Zapata.
Palomino