I campioni d’Italia hanno iniziato ieri la preparazione verso un’annata densa d’incognite. A partire dal numero di fuori quota che si potranno impiegare: la speranza è che siano più degli attuali cinque
Al Centro Bortolotti di Zingonia semaforo verde per la nuova Primavera dell’Atalanta allenata da Massimo Brambilla che è tornata in campo, al pari dell’Under 18. La società nerazzurra non ha ancora diramato le due rose, eppure – tra dubbi ed incertezze – uno dei principali nodi da sciogliere riguarda l’impiego dei fuoriquota, ancora in attesa di lumi dagli organi federali. Un dilemma non da poco alla luce del fatto che in casa atalantina vi sono tanti gioiellini proprio classe 2001: su tutti Roberto Piccoli, Ludovico Gelmi e Caldeb Okolì.
Il responsabile del vivaio Maurizio Costanzi non nasconde i timori e sulle colonne de L’Eco di Bergamo dichiara: “Mi auguro che non venga penalizzata un’annata, quella dei 2001, che non ha avuto l’opportunità di esprimersi per una stagione completa, e quindi si scelga un aumento dei fuori quota consentiti“.
“Ripartiamo tra entusiasmo e incertezze, l’importanza del ritorno in campo delle prime squadre in questi giorni è anche per rodare la ripartenza successivamente anche di tutte le altre, e delle categorie con i più piccoli – ha aggiunto -. Ci sono molte difficoltà logistiche e organizzative, quelle attuali sono problematiche molto impegnative. I problemi legati al contatto, alla frequentazione e agli assembramenti coinvolgono in pieno anche il movimento calcistico e dunque servono tutte le precauzioni“.