Un italiano per ovviare alla partenza probabile di Castagne. Altrimenti non si spiegherebbe l’interesse nerazzurro per Faraoni del Verona: 5 milioni sull’unghia
Il (ri)lancio notturno di Sky Sport è accreditato per autentico a Verona, dove sarebbero già rassegnati a cedere all’Atalanta per l’esterno destro Davide Faraoni. Un affare da 5 milioni di euro, finalmente per un giocatore italiano, merce ormai sempre più rara a Zingonia (Gollini, Sportiello, Caldara, Pessina in rientro), inevitabilmente congegnato per coprire il buco lasciato da almeno una partenza nel reparto: in fascia sono appetiti sia Timothy Castagne, il cui rinnovo (scadenza 2022) non arriva, che Robin Gosens, che gioca a sinistra ma nel caso sarebbe rimpiazzato proprio dal belga.
FARAONI, UN ITALIANO IN FASCIA. Faraoni, reduce da un’ottima annata e mezzo all’Hellas, 58 partite e 8 gol partendo dalla B a gennaio 2019, è il classico giocatore di rendimento dal grande futuro alle spalle. Nato a Bracciano (Roma) il 25 ottobre 1991, cresciuto tra il club locale e la Lazio, esordisce in A nell’Inter (il 21 novembre 2011, col Cagliari, in panchina Claudio Ranieri) per poi fare il giro d’Italia e quasi d’Europa: Udinese, Watford, Perugia, Novara, ancora il Friuli e Crotone.
FARAONI, L’UOMO DEL GASP. Ma nella Beneamata, aggregato inizialmente alla Primavera (Viareggio Cup 2011 e titolo 2012 nel palmarès), Faraoni conobbe il battesimo del fuoco grazie a Gian Piero Gasperini, durante la brevissima permanenza dell’attuale tecnico nerazzurro. Il 6 agosto 2011, in occasione della Supercoppa italiana persa per 2-1 contro il Milan, giocò da esterno sinistro. Al Gasp non portò bene, ma s’è riscattato a Bergamo. Tanto da volerci portare anche un italiano in fascia… Adrien Tameze, per converso, dopo il ritorno a Nizza per il mancato riscatto (solo 7 presenze in campionato, ne mancava una), è vicinissimo al Bentegodi a titolo definitivo.