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Coronavirus: boom di tamponi, positivi in aumento in Italia e in Lombardia

In Lombardia salgono anche i ricoverati positivi al Coronavirus. Più di 27 mila tamponi in Regione. Italia: record, dal 2 maggio scorso mai tanti casi

Cifre da record per i contagi da Coronavirus in Lombardia e in Italia, ma la pressione sugli ospedali non varia poi di molto da un giorno all’altro. Il bollettino di venerdì 4 settembre, comunque, all’ombra del Pirellone registra 337 nuovi positivi a fronte dei 228 del precedente aggiornamento, sui 1.733 casi accertati in tutta Italia: ieri erano 1.397. In Regione 6 degli 11 morti con Covid-19 a livello nazionale, ma per leggere il dato va tenuto conto del boom di tamponi processati: 27.324 in Lombardia mentre ieri erano solo 14.077, 113.085 nel Belpaese con incremento netto di 20.295.

CORONAVIRUS IN LOMBARDIA: TAMPONI BOOM. Quasi il doppio, dunque, i tamponi eseguiti sul territorio regionale. Dei casi positivi accertati, 65 lo sono debolmente e 15 sono stati rilevati grazie al test sierologico. In provincia di Bergamo 26 persone sono state scoperte col virus in corpo: il 3 settembre erano 18, il giorno prima 24. Più d’un terzo dalla provincia di Milano: 144, di cui 78 nel capoluogo della Lombardia. Diminuiscono i pazienti in terapia intensiva con Coronavirus, da 27 a 26, mentre aumentano gli ospedalizzati, da 225 a 244. Su anche guariti e dimessi, 107 (totale 76.574), con trend in ascesa continua: 60 ieri, 39 l’altro ieri. I decessi sono 16.876, i tamponi dall’inizio della pandemia 1.671.516.

ITALIA & CORONAVIRUS. Il bollettino Covid-19 di venerdì 4 settembre, dunque, parla ancora di aumenti di positivi. Non si aveva un risultato analogo dal 2 maggio, anche per merito del record di tamponi, oltre 113 mila per un totale di 9.034.743. Anche i guariti sono aumentati, 537 (ieri 289). Il totale lordo arriva a 274.644 contagiati. Le persone decedute in totale sono 35.518. Gli attualmente positivi sono 30.099, di cui 1.607 ricoverati con sintomi, 121 sono in terapia intensiva (ieri erano 120) e 28.371 in isolamento domiciliare (+1.081). La Lombardia è la regione con il maggior incremento (337), seguita dal Veneto (273) e da Lazio e Campania (ambedue con 171 nuovi casi a testa).

CORONAVIRUS: REPORT ISS. Il report ministero Salute-Istituto Superiore di Sanità sembra recitare il de profundis parlando di “transizione al momento in progressivo peggioramento” con un “aumento da cinque settimane consecutive”. Il monitoraggio settimanale dell’Iss e ministero della Salute relativo al periodo 24-30 agosto, aggiornato al primo settembre, sprizza pessimismo: “Anche in questa settimana si rileva una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero. Si assiste pertanto alla successiva importazione di casi e ad una ulteriore trasmissione locale (anche al rientro dopo periodi di vacanza). L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto 2020, e pari a 1.18: al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da Stato estero, vi e stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese”.

CORONAVIRUS, FOCOLAI E MEDIA. Sono 13 le Regioni e Province autonome che hanno riportato un aumento nel numero di casi Covid diagnosticati rispetto alla settimana precedente: “La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da Stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio). In particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/Provincia autonoma (17,6% nella settimana corrente)”. Un Coronavirus sempre più giovane: “L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana e di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa – aggiunge il rapporto riferendosi alla settimana tra il 24 e il 30 agosto -. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani in un contesto di avanzata riapertura delle attivita commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilita”.

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