Il neo acquisto russo, contrabbandato per vice Ilicic, invita a non affrettare i giudizi: “Fa fede il campo, non amo definirmi”. E sottolinea: “Atalanta tra le più belle, innamorati di come gioca”
“Voglio ambientarmi subito per dare una mano alla squadra e mi piacerebbe essere giudicato per quello che faccio sul campo anziché definirmi come giocatore”. Alexey Miranchuk, appena ufficializzato, parte col piede giusto: umiltà e complimenti alla sua nuova realtà, direttamente dai canali ufficiali del club: “Tutti sono innamorati dell’Atalanta per il gioco offensivo che sa esprimere, un piacere da vedere. Per me è un sogno”.
MIRANCHUK E L’ATALANTA: “INNAMORATI”. Il mancino russo del ’95 proveniente dalla Lokomotiv Mosca non fa mistero dei perché della sua scelta: “L’Atalanta è una delle squadre migliori e più interessanti d’Europa: la conoscono tutti, non solo in Russia, e sono felice di farne parte – ha proseguito Miranchuk, detto Lyosha, che ha confermato il numero 59 che portava già a Mosca -. Voglio diventarne parte integrante per crescere e vincere titoli: l’ho seguita in Champions, dove è arrivata lontano”.
MIRANCHUK E IL RUOLO. Forse stufo di leggere nei suoi riguardi l’appellativo ingombrante di “vice Ilicic”, Aleksey glissa sull’argomento affidandosi alle mani del guru di casa a Zingonia: “Non amo definirmi come giocatore, penso sia mio dovere dare il meglio in campo e poi saranno gli altri a trarne i giudizi conseguenti. Il campionato italiano è pieno di top player e per me è il coronamento di un sogno”. Miranchuk fissa gli obiettivi salutando i tifosi in italiano: “Voglio seguire i consigli di mister Gasperini, che stimo molto ed è un grande allenatore, per dare una mano alla squadra. Bergamo mi piace molto, forza Atalanta!”.