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Auguri a Denis e Veneri: il Tanque e l’eroe di Coppa Italia

39 anni per l’argentino, protagonista di 4 stagioni e mezza. Ma anche Veneri non scherza: lo zampino nella tripletta di Domenghini in Coppa Italia

Uno ne ha schiaffati nella porta altrui 56 in 158 partite, roba da primato tra i goleador stranieri nella storia dell’Atalanta davanti a Leschly Sørensen, fermo a 52. Il secondo festeggiato di oggi, giovedì 10 settembre, è un comprimario da 9 stagioni filate in nerazzurro (allenatori Adamek, Valcareggi, Tabanelli, Quario poi Ceresoli, Puricelli poi Angeleri), con 2 palloni nel sacco (in casa della Juve il 14 maggio ’61 e in quella del Catania il 4 aprile ’65) in 42 presenze (1 in B, 5 in Coppa Italia, 4 nella Coppa dell’Amicizia, 3 in Coppa Rappan), ma da mediano, numero 4 nel cervello e sulla schiena, fu un eroe della mitica Coppa Italia del 1963. La Dea festeggia il compleanno di German Gustavo Denis, che ne compie 39 da trascinatore della Reggina neopromossa cadetta, e Giorgio Veneri, che all’anagrafe scrive 81.

DENIS, IL TANQUE DEL COLA. La carriera bergamasca del Tanque, il carrarmato, all’apoteosi nella tripletta del 7 aprile 2013 a San Siro nel 4-3 all’Inter, si sovrappone a quella di Pierpaolo Marino plenipotenziario in seno alla dirigenza e in panchina di Stefano Colantuono, sostituito da Edy Reja a fine inverno 2016. Terminale della spina dorsale Consigli-Stendardo-Cigarini-Maxi Moralez, l’argentino naturalizzato italiano nel 2010, marito di Alfreda e padre di Matias, Malena, Julian e Benjamin, sotto le Mura conserva il ricordo di 4 stagioni e mezzo da mattatore. A suo agio da punta unica, volando girargli intorno e soprattutto dietro il solo Frasquito, costrinse al gregariato da strariserve Manolo Gabbiadini, Gianvito Plasmati, Guido Marilungo e Marko Livaja, prima dell’approdo di Marco Borriello che lo convinse al rientro in patria nell’Independiente. Dei match da atalantino, fino al 30 gennaio 2016 del pari al Sassuolo, soltanto 5 e infruttuosi nel trofeo della coccarda.

DENIS, 39 ANNI E ANCORA SULLA BRECCIA. In serie C Denis, tornato nella sua seconda patria, ne ha messi una sporca dozzina, un tris meno del capocannoniere amaranto Simone Corazza, per mantenere al primo posto fisso nel girone C la squadra di Domenico Toscano. Al “Granillo” c’è parecchia Atalanta, dal diesse Massimo Taibi ai prestiti Lorenzo Peli ed Enrico Delprato, senza contare l’ex delle giovanili Daniele Gasparetto. Una parabola infinita, quella del Tanque di Lomas de Zamora, che dura dal 1997: Talleres di Remedios de Escalda, Quilmes, Los Andes, Cesena (2002-2003), Arsenal Sarandí, Colón, Independiente, Napoli (2008-2010, con Reja, Donadoni e Mazzarri), Udinese, ancora i Diablos Rojos, Lanús , Universitario in cile e adesso lo Stretto. 166 reti in 509 allacciate di scarpe, niente male.

VENERI, L’EROE DI COPPA ITALIA. La gloria di Veneri, mantovano di città, classe 1939, giunto nel 1958 in B dalla società della sua città, è legata come quella di tanti altri al 3-1 al Torino a San Siro il 2 giugno 1963. Il raddoppio del triplettista Angelo Domenghini, nella ripresa, piovve dall’alto: la scodellata da posizione centrale proprio del virgiliano, poi tramutata in oro dal duetto del Domingo con Luciano Magistrelli, testa-passaggio di ritorno-sinistro al volo. Un numero 4, come detto, quando significava mediano destro da sistema. Mai titolare perché chiuso da fenomeni: il Gabbiano Stefano Angeleri, Ambrogio Pelagalli, Flemming Nielsen quando non avanzava a mezzala (con l’8) come nella finalissima dell’unico trofeo in bacheca fino a oggi, Bruno Bolchi, Domenico Casati e ancora Pelagalli.

VENERI, DAL CAMPO ALLA PANCHINA. Un’ultima annata al Como ed ecco il mister: dal 1976 al 2012, Pergocrema, Derthona, Fanfulla (Coppa Italia di Serie C, ’84), Mantova, Casarano, SPAL, Legnano, Fiorenzuola (promozione in C1, ’93), Prato, Leffe prima della fusione con l’Albinese (1997-1998), la Sampdoria affiancando David Platt (sprovvisto di patentino), un triennio al Fanfulla come direttore sportivo e dal 2002 la Nazionale Italiana Under 20 di Serie C. Non malaccio: oltre 700 panchine, cinque promozioni dalla Serie C2 alla C1 (con Pergocrema, Fanfulla, Mantova, Casarano e Fiorenzuola). Mai auguri furono più meritati.

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