L’ex nerazzurro agli ordini di Del Neri si ruppe una gamba nel 2009 e gli tolsero un rene nel 2013, ma ora è rientrato al Sovere
Erano passate solamente due settimane da quando l’allora tecnico dell’Atalanta Luigi Del Neri lo scelse dalla Primavera come rinforzo in panca per la sua Atalanta nella gara contro la Fiorentina. Eppure il destino aveva altro in serbo per Michele Legrenzi, centrocampista di destra: “Ero arrivato nelle giovanili in seconda media e poi ci sono rimasto fino al 2011. Con noi nella squadra del ’91 giocavano Gabbiadini e Zaza, ci allenavamo insieme”, racconta a L’Eco di Bergamo. Pochi giorni dopo però, nel 2009, un incidente in moto sulla strada verso Valbondione gli costò la rottura di tibia e perone e un anno di stop proprio nel momento dell’ascesa.
RITORNO IN CAMPO. Spedito quindi a riprendersi sui campi provinciali, nel marzo del 2013, contro il Folzano a Castegnato, prese una botta su azione da corner avversario: “Arrivò l’ambulanza in campo e fui operato in ospedale a Ome, dove mi tolsero un rene“. Oggi però Legrenzi ha deciso di riprendersi quegli scarpini appesi al chiodo per cominciare una nuova vita in campo, e l’altro ieri ha esordito di nuovo in campionato con il Sovere in Prima categoria. “Ho ancora tanto da lavorare per riconquistare la forma perfetta, giocare mi ha fatto bene sia dal punto di vista mentale che fisico. Poi sono uno a cui correre piace”, conclude Legrenzi.