
Cinquina secca di palloni nel sacco nel campionato 1997/98 per Cristiano Lucarelli, il bomber livornese che amava casa sua rifiutando le super offerte
Solo un tipo tutto particolare come Cristiano Lucarelli poteva accasarsi in estate sulla panchina della Ternana dopo esserne stato eliminato la primavera precedente ai playoff nazionali di serie C quando allenava il Catania. In arancioverde annusa il profumo di Atalanta, che fu sua da bomber risicato da cinquina in campionato sotto Emiliano Mondonico nell’annata 1997-1998 conclusa ingloriosamente. Sia per lo storico gemellaggio fra tifoserie, sia per la presenza di ex nerazzurri come Dario Bergamelli, Emanuele Suagher, Marino Defendi e Guido Marilungo. Il livornese, giunto alle 45 candeline oggi, domenica 4 ottobre, l’anno scorso di questi tempi festeggiava il compleanno 3 giorni dopo il ko a San Siro in Champions League con lo Shakhtar Donetsk, un’altra sua ex squadra: ai tempi di Mircea Lucescu (ora alla Dynamo Kyiv), 8 reti in 21 match, di cui 4 in 9 nella regina delle coppe europee, nel 2007-2008.
LUCARELLI, BUONE COSE DAL MONDO. Giunto a Bergamo dal Parma nellāestate del 1997 per un attacco che la stagione prima contava su Pippo Inzaghi e Domenico Morfeo con Gigi Lentini largo a sinistra, Lucarelli ne firmò 6 in 30 partite, 5 in 26 in A senza evitare la retrocessione più il gol al Genoa in Coppa Italia. Nicola Caccia (6+1) era lāaltro nome nuovo, i baby Fausto Rossini (1) e Corrado Colombo le riserve in attacco. Come ali deputate a segnare o trequartisti, Marco Sgrò (5+3), Massimiliano Cappioli e Massimo Orlando (1 in 4 presenze, 2 in coppa). Lāultima Dea targata Emiliano Mondonico.
LUCARELLI, SOLO LIVORNO. Storicamente Lucarelli faceva l’amore con la palla in rete più che altro in amaranto, con poche eccezioni: 112 volte a segno su 192, in una carriera da 234 su 571 (più 13 in 20, 3 in 6 tra i senior, in azzurro, con Giochi del Mediterraneo vinti nel 1997), capocannoniere in A nel ā04-ā05 con 24 dopo avervici portato la squadra del cuore opponendo poi il gran rifiuto al Torino comproprietario del cartellino. āTenetevi il miliardoā, come da biografia: quello era l’ingaggio promesso, il club labronico ne avrebbe ricavato il quadruplo.
LUCARELLI: OLTRE IL MONDO. Cresciuto nel Carli Salviano e nellāArmando Picchi, il numero 9 e poi 99, bottini da atalantino con Bologna e Parma (doppietta) nelle prime due giornate e quindi da match winner con Napoli ed Empoli, proveniente dal Parma via Padova proseguƬ con Valencia, Lecce, Torino, Livorno in coppia soprattutto con Igor Protti, Shakhtar, Parma e Napoli, appendendo le scarpe al chiodo a quota 37 con la Coppa Italia vinta da infortunato con Walter Mazzarri, suo tecnico nel ritorno nella massima serie con la maglia che ama di più (in seguito Colomba e Donadoni). Agli esordi da pro, invece, Cuoiopelli, Perugia e Cosenza. Da mister, in sequenza, Allievi Nazionali biancoscudati (scudetto e supercoppa 2013), Perugia, Viareggio, Pistoiese, Messina e Catania prima del rientro dove gli batte il cuore con esonero novembrino e subentro ottobrino alle pendici dell’Etna. Il resto ĆØ cronaca. Tanti auguri.
