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Cabrini, D’Agostino e Cazzola: compleanno amarcord per tre

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Oggi, giovedì 8 ottobre, si celebra il compleanno di tre ex nerazzurri dal calibro decisamente differente: il mundialista Cabrini, D’Agostino e Cazzola

Un neo sessantatreenne eroe mundial a Spagna ’82, un buon centrocampista che scrive 42 da lotta dura senza paura e un aitante jolly trentacinquenne dalla spazzata imperiosa di destro che firma autografi con la sinistra. L’8 ottobre, in casa Atalanta, vale un compleanno triplo da amarcord per ex dal calibro molto diverso tra loro: il terzino sinistro Antonio Cabrini, svezzato in nerazzurro prima di ascendere alla gloria juventina e azzurra, Antonino D’Agostino, alla ribalta nella prima risalita dalla B con Stefano Colantuono, e infine Riccardo Cazzola, ennesimo alfiere del calcio del Cola da mediano e a volte da centralone difensivo.

CABRINI, AMARCORD MUNDIAL. Il giovane Cabrini, svezzato da Giancarlo Cadè e dal suo sostituto Gianfranco Leoncini, forse non avrebbe immaginato da diciottenne che era, in arrivo dalla natìa Cremonese, la parabola che l’avrebbe condotto al riempimento della bacheca. 39 partite, di cui 4 di Coppa Italia, e il matchball al Piacenza in casa l’8 febbraio del 1976. Solo cadetto da atalantino, il bell’Antonio da Casalbuttano, figlio di agricoltori con cascina, silos per il grano e i campi, avrebbe attinto le vette della professione: 545 partite e 57 gol (punizione, azione, testa, spesso da palla inattiva) nei club, Bologna compreso con cui appese le scarpe al chiodo nel ’91, 73 e 9 in Nazionale (più 21 tra Italia giovanili, Italia B e Militare), 6 scudetti, 2 Coppe Italia, tutte le coppe europee, l’Intercontinentale e ovviamente la perla del Campionato del Mondo. Da tecnico, molta meno fortuna tra Arezzo, Crotone, Pisa, Novara, Siria e Italia femminile dal 2012 al 2017.

D’AGOSTINO, DJ SET IN CORSIA. Centrocampista destro o sinistro, omonimo del più famoso Gaetano, mancino puro e idolo da bonus per fantacalciofili, il torinese D’Agostino era praticamente la riserva di Luca Ariatti o Davide Bombardini nella stagione 2005-2006. Col Mantova, l’11 febbraio 2006, la risolse lui sul 2-1 tre minuti (88′) dopo aver sostituito proprio il fantasioso romagnolo. A Modena, il 20 dicembre ’05, l’unico precedente pallone nel sacco, col piattone sinistro di giustezza, in 25 presenze includenti anche le 2 sotto Gigi Delneri nella prima parte del 2008-2009. Il resto della carriera, non ancora concluso? Lascaris Pianezza (una succursale della Juventus), Pro Vercelli, Treviso, Cagliari, ancora nella Marca prima del breve ritorno a Bergamo, Parma, Progetto Sant’Elia, Ascoli, Gloria Bistrița in Romania, Selargius, Volpiano e Tortolì con cui pare si diverta ancora alla tenera età dei quarantadue.

SUPER CAZZOLA, COMPLEANNO DA MEDIANO. Quanto al roccioso Riccardo da Verona, attualmente eroe da serie C nei cugini poveri della Virtus Vecomp del tuttofare Gigi Fresco, basti pensare che qualche anno fa pur di rimettersi in gioco stava per accettare l’ingaggio al Villa Valle, o Villa d’Almè Valle Brembana che dir si voglia. Per dire dell’umiltà e dell’abnegazione del personaggio, portatore d’acqua che faceva e fa tantissima legna, 189 centimetri piantati dove l’allenatore di turno intende piazzarli. 44 presenze da atalatino segna segnare, tra febbraio 2012 e 2014, sempre al piano di sopra, senza lamentarsi mai, riciclandosi difensore alla bisogna. Un idolo di tifosi e tifose. San Zeno, Perugia e Sambenedettese by Gaucci in cui conobbe il Cola, Pro Vasto, Arezzo, Olbia, Pergocrema, Juve Stabia, da prestito nerazzurro Cesena e Livorno, poi l’Alessandria, tra le altre stazioni della strada ferrata non ancora giunta al capolinea: 278 match, 15 reti e 9 assist. Tantissimi auguri di buon compleanno.

 

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