Il direttore operativo dell’Atalanta svela questo retroscena inerente l’attuato condottiero nerazzurro
“Gasperini sarebbe potuto arrivare cinque anni prima. Lo sanno pochissime persone: nel 2011, verso la fine del campionato, eravamo matematicamente promossi in serie A e c’erano richieste per Colantuono. Quindi ci demmo da fare per tastare il terreno e con Zamagna e Corti incontrammo Gasperini. Parlammo, andammo vicini, ma poi non se ne fece nulla”. Così il direttore operativo dell’Atalanta Roberto Spagnolo, ospite al Festival dello Sport organizzato da La Gazzetta dello Sport, svela questo retroscena risalente al 2011.
SUL MOMENTO DIFFICILE DEL PRIMO ANNO. “Gasperini fece scelte pesanti perché inserì Petagna per Pinilla, ma doveva farlo”.
SULLO STADIO. “Devo dire che è un sogno realizzato. Già nel 2010 i Percassi avevano programmato l’acquisto dello stadio e di renderlo pronto a qualsiasi evenienza. Evenienza che arrivata con Gasperini. La soddisfazione maggiore è quella di poter giocare la Champions a Bergamo. Non era facile perché progetto si sarebbe dovuto completare in tre anni, quindi l’anno prossimo completeremo il mancante. Abbiamo anticipato tutto per dare soddisfazione al presidente e alla famiglia e perché giocare fuori casa anche in casa è stato faticoso per i tifosi, ma anche per la squadra. Grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato: al di là della complessità, il tempo era limitato. Nel nostro programma l’obiettivo era di sistemare il tutto in quattro mesi, ma l’abbiamo fatto in due mesi e mezzo con l’aggiunta della modifica della Morosini per poter giocare la Champions a Bergamo”.
Semplicemente grandi!!