Il mediano-difensore di Curno, bandiera ad Ascoli, contribuì alla risalita dalla C dei nerazzurri. 4 scudetti coi Giovanissimi Nazionali
Tra gli eroi della risalita dalla serie C al massimo campionato dal 1981 al 1984, oggi le candeline sulla torta sono 69 per Eugenio Perico, l’uomo di Curno che nell’Ascoli di Carletto Mazzone e altri faceva il terzino col 2 sulla schiena e all’Atalanta prevalentemente il mediano col 4. Oltre alle sei stagioni di militanza nella sua terra fino al ritiro nel 1987, ci sono quei 4 scudetti in bacheca alla guida dei Giovanissimi Nazionali nerazzurri a illustrarne la parabola nel mondo del pallone: 2002, 2004, 2005 e 2008. Nel settore tecnico di Zingonia dal 1998 al 2011, l’annata del congedo coincide con la panchina della Berretti. Squadre che al giorno d’oggi si chiamano Under 15 e Under 18.
PERICO E LA RISALITA DALLA C. Prodotto del vivaio, Perico è un marchigiano onorario, avendo giocato ben otto anni nel Picchio insieme ad altri atalantini come Grassi, Castoldi, Salvori, Adelio Moro e Pircher. 236 gettoni, record di club tra A e B, 271 totali, con 7 reti, 9 complessivamente, dopo gli esordi da professionista con Spezia e Cremonese. Nella primavera del 1984 c’era anche lui al ritorno in A dei nerazzurri, con Nedo Sonetti in panchina, succeduto a Ottavio Bianchi, in compagnia dei vari Magrin, Donadoni, Magnocavallo, Agostinelli, i due Moro e Pacione.
PERICO, DA TERZINO AI GIOVANISSIMI. Solo due i palloni in porta di Perico in 173 presenze nerazzurre (148 nei campionati, 22 in Coppa Italia – 3 di C – e 3 in Mitropa Cup): il 2 settembre 1984 alla Juventus nel 2-2 nel trofeo della coccarda, a referto un paio di minuti dopo Boniek (26′) e prima di Mimmo Gentile (38′) e Briaschi (78′). Il secondo e ultimo, il 12 maggio 1985, sotto la Curva Sud, correggendo a volo d’angelo il cross da sinistra di Donadoni, da testimone dello scudetto dell’Hellas Verona che nella ripresa pareggiò con Elkjaer. Il figlio Gabriele, classe ’84, terzino destro puro, a differenza del papà non solo non ha mai fatto una mezza vita da mediano, ma neppure ha avuto la soddisfazione di giocare in prima squadra. Tanti auguri.
Auguri
Tanti auguri ??????