In Italia-Olanda Hans Hateboer da matita rossa sul vantaggio azzurro, ma che guerriero! Gli scontri con Chiellini, uno per tempo, tra i tifosi hanno lasciato il segno

L’elaborazione grafica di Luciana Rota, che fa parte da anni del personale addetto allo stadio di Bergamo – e non solo: è un lavoro a chiamata – nella categoria genericamente denominata steward, coincide senza fallo col pensiero della maggior parte dei tifosi nerazzurri. Hans Hateboer, in Italia-Olanda, non sarà stato perfetto, anche perché sul vantaggio azzurro nella terzultima partita del girone di Nations League Lorenzo Pellegrini ha tagliato dalla sua zolla sull’apertura di Nicolò Barella per il sinistro delle illusioni, ma in compenso l’ha fatta vedere brutta a Giorgio Chiellini.

HATEBOER VS CHIELLINI, CHE SCONTRI! Il capitano dell’Italia, il veteranissimo della difesa con le sue 105 presenze toccate proprio mercoledì sera al Gewiss Stadium, ma soprattutto l’uomo-sinbolo della Juventus, non esattamente nelle grazie dei sostenitori alla periferia dell’impero che aspira a diventarne il centro. Per almeno due volte il laterale destro dell’Atalanta, unico dei suoi a rappresentare la squadra e la città in campo viste la squalifica di Marten de Roon e gli infortuni della coppia di convalescenti Pierluigi Gollini-Mattia Caldara, ha innescato scontri incrociando il centrale difensivo sinistro del ct Roberto Mancini.

HATEBOER, L’EROE DEI TIFOSI. Una per tempo, per non farsi mancare alcunché. Ancora a score non schiodato dallo zero, dopo nemmeno 14 giri di lancetta, con un contrasto corpo a corpo dal fischio incerto e probabilmente invertito. E soprattutto il pestone a piede e coscia al 27′ della ripresa, quando Chiellini è rovinato malamente a terra rimproverando con una mezza manata in faccia l’aitante Hateboer, dieci anni meno dello spigoloso livornese dal naso da pugile. 1984 contro 1994, anzianità di servizio ed esperienza contro gioventù e prestazioni atletiche da competizioni. Ad accomunarli, i piedi non proprio morbidi e rotondi. Però il tulipano che fa della destra il suo regno in tre turni di campionato, a parte la titolarità concessagli tra gli Oranje da Frank de Boer, ne ha già piazzati due al volo per incrocio. Roba che ai tifosi piace, come la sua indomita combattività.