Per l’Atalanta non è tempo di fermarsi e piangersi addosso, mercoledì c’è la prima di Champions e sabato la Sampdoria
La sconfitta di ieri pesa per l’Atalanta, non solo perché arriva dopo un periodo d’oro vissuto da capolista dell’attacco e della Serie A, ma per come è arrivata, con un poker rifilato nel giro di 20′. Tutta colpa, probabilmente, della sosta per le nazionali, con metà rosa a Zingonia solo da giovedì, con pochi allenamenti e lunghi viaggi. Ma ora è tempo per la Dea di voltare pagina perché, come ha ricordato L’Eco di Bergamo, dopo una pesante disfatta l’Atalanta trova sempre le forze per una più grande riscossa, che potrà cominciare dalla gara in Danimarca di mercoledì sera.
I PRECEDENTI. Nell’era Gasperini infatti, è la quinta volta che i nerazzurri perdono con almeno tre gol di scarto. Nel 2016/17 ci fu subito un Cagliari-Atalanta 3-0 a cui seguì un altro ko con il Palermo ma, dopo la doppia sconfitta, i nerazzurri iniziarono a vincere senza sosta. Qualche mese dopo, nell’aprile 2017, ci fu il famoso Inter-Atalanta 7-1 che portò poi la Dea in Europa League. Infine, ecco l’inizio shock Dinamo Zagabria-Atalanta 4-0 e poi City-Atalanta 5-1 in Champions. L’Atalanta sembrava la prima candidata a uscire dal girone, e invece arrivò a un passo dalla Semifinale.
Perdere ci può e non vedo come una sconfitta possa compromettere l’intera stagione, specie se alla 4 giornata.
C’e’ un piccolo errore di data nell’articolo (tuttavia ci sta): il 7-1 a San Siro è datato 12 marzo 2017 (non aprile), me lo ricordo a memoria per due motivi più allegri: alla vigilia ci fu un concerto di Antonio Clemente a Rubiana (To) e poi il 12 e’ il compleanno di una mia carissima amica di cui allora ero innamorato.