Una nuova stagione europea è alle porte e le italiane, dato l’alto grado di imprevedibilità che la contraddistingue, potranno approfittarne
All’attacco dell’Europa ci sono Ciro Immobile, Romelu Lukaku, Cristiano Ronaldo, ma anche lui, il folletto tutto grinta e campo Papu Gomez. Eppure, proprio queste quattro rappresentanti del miglior calcio italiano, arriveranno tra domani e dopo, al primo appuntamento europeo stagionale, con il morale sotto i tacchi: solo un punto raccolto nell’ultima giornata di Serie A, dalla Juve contro il Crotone.
ITALIANE IN CERCA DI RISCATTO. L’anno scorso invece, come analizza La Gazzetta dello Sport, prima di tuffarsi nell’Europa più bella le quattro italiane avevano collezionato ben 10 punti, gli stessi guadagnati nell’ultimo turno dalle euro-avversarie. Ma il calcio ai tempi del Covid è imprevedibile, e in un girone di sei partite ci sono tutti i tempi e i modi per rimediare. E, in questo, la Dea insegna.
SERVE LA MIGLIOR DEA. Sotto ritmo e senza rabbia contro il Napoli, l‘Atalanta dovrà essere abile a ritrovare la grinta con cui è partita a razzo le prime tre giornate di campionato. La speranza è che non sia recidiva, per non dover soffrire contro un nemico, il Midtjylland, che è piccolo solo apparenza, ma che ha fatto fuori anche lo Slavia Praga con corsa e tempra. Servirà poi la Dea migliore contro Ajax e Liverpool, per rincorrere quell’intensità e quei ritmi ancora lontani nel calcio italiano.
Forza ragazzi asfsltiamoli