La Primavera campione d’Italia vive il momento di maggior difficoltà da diversi diversi anni a questa parte

La Primavera di Massimo Brambilla vive un momento di appannamento, a discapito delle previsioni degli addetti ai lavori, che anche a inizio anno descrivevano legittimamente l’Under 19 nerazzurra come pienamente in grado di difendere il titolo presente sul petto già dallo scorso agosto.

Gli 8 gol subiti negli ultimi due impegni di campionato sono infatti un brutto campanello d’allarme in vista dei prossimi impegni, per quanto poi il tutto vada sempre contestualizzato al fatto che lo scopo del settore giovanile non è vincere ma formare calciatori adatti al professionismo. Al Tre Fontane sabato contro la Roma i nerazzurri hanno sicuramente pagato qualche distrazione difensiva di troppo, oltre al fatto di trovarsi di fronte a un’avversaria che sembra poter essere serissima candidata per il titolo, anche alla luce del fatto di poter contare su un gruppo composto da soli classe 2001 e 2002. Lo stesso non può dirsi per l’Atalanta, che ha già visto in campo ben 6 2003 in questi primi quattro impegni stagionali.

Nell’ultimo impegno, ad esempio, si è visto al centro dell’attacco Alessio Rosa. Al debutto assoluto nella categoria, era peraltro di fronte alla squadra che lo crebbe da bambino, salvo poi vederlo volare al Nord una volta possibile il passaggio nelle categorie nazionali. Il ragazzo di Tor Bella Monaca si è però mosso molto bene e con tantissima voglia, un augurio importante in vista delle settimane a venire e per il prosieguo del campionato, anche se non sarà facile avere sempre spazio vista la presenza di due fuoriquota nel ruolo. Ora, però, la testa va ai prossimi impegni. Sarà necessario rialzarsi e continuare a seguire gli insegnamenti dell’ottimo tecnico brianzolo.