Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport troviamo un approfondimento sul tridente sudamericano schierato da Gasperini. Tutti e tre hanno trovato la via della rete
Balla il Sudamerica dell’Atalanta e il made in Africa del Midtyjlland, come direbbe Gasperini, impara. Zapata, Gomez, Muriel, con una spruzzata di talento russo – e che spruzzata quella di Miranchuk – nel finale. La qualità nerazzurra al potere e quando si dice qualità si dice tutto: anche velocità, potenza, lettura delle situazioni. La Dea è così: quando gli si apre la vena, sgorgano calcio e soprattutto gol. Altri quattro, ed è la quarta goleada in cinque partite stagionali, sono 18 in cinque partite. Quasi tutti belli, fra l’altro, e anche questo è un orgoglio per Gasperini.
Gomez, Muriel e Zapata: tutto l’attacco titolare in gol e questa è la risposta migliore per le scelte del tecnico. Che l’anno scorso raramente giocava dall’inizio con le sue due punte più pure assieme al Papu, anche quando non c’era Ilicic. E soprattutto in Champions, da metà cammino nel girone in poi, aveva scelto una formula con un centrocampista in più, seppur offensivo come Pasalic. Il new deal aveva funzionato in campionato, ha funzionato ieri sera: il Gasp aveva studiato le debolezze del Midtjylland, il dinamismo disordinato dei suoi difensori, la loro inesperienza nella gestione dei momenti delicati. Ha scelto di attaccare con la trazione anteriore, i tre sudamericani hanno ferito come bisturi, e altri ancora sono stati – e saranno – gli attrezzi offensivi: «Miranchuk prima di stasera aveva giocato praticamente solo partite di allenamento e Ilicic è recuperato, è già quello di prima. Ora speriamo di recuperare presto Malinovskyi e poi ci saremo tutti: in prospettiva, davanti siamo davvero coperti».
Grandi
???
Bello Alejandro Gomez 10 c ???