Il difensore argentino ha avuto anche la sfortuna di dover fronteggiare il cliente più in forma, Diogo Jota
La serata di José Luis Palomino non è stata ieri tra le migliori, al di là del fatto che ovviamente di fronte a uno 0-5 nessun calciatore può essere messo sul banco degli imputati più di altri. All’argentino è infatti toccato l’arduo compito di fronteggiare lo sgusciante Diogo Jota, arrivato in estate al Liverpool e probabilmente prossimo a un’entrata nell’olimpo dei top player internazionali.
L’ex San Lorenzo ha spesso provato a giocare sull’anticipo, come spesso ama impostare il suo modus operandi, anche di fronte a avversari particolarmente rapidi. Non sempre però il coraggio può essere premiato in tal senso, soprattutto di fronte a calciatori brevilinei e in grado di essere devastanti quando hanno spazi importanti di fronte a sè. Non ci riferiamo agli episodi specifici dei gol realizzati dal portoghese, quanto più in generale a varie sbandate che il numero 6 nerazzurro ha collezionato nel corso della sfida di ieri. Ora la speranza dei tifosi nerazzurri è quella di rivedere presto il difensore sudamericano sui livelli dell’anno passato, che peraltro lo aveva visto iniziare con qualche errore per poi ergersi a assoluto protagonista soprattutto da dicembre in poi. Quest’anno ci sarà la concorrenza di un Romero in più, ma almeno finchè non rientrerà Caldara il numero di concorrenti per un posto potrà dirsi sostanzialmente invariato rispetto al 2019/20.