Ecco alcuni punti deboli della squadra di Antonio Conte che domani affronterà l’Atalanta, dall’assenza probabile di Lukaku alla retroguardia a tre che non funziona
Partiamo dalle similitudini: Atalanta e Inter, che tredici settimane fa si contendevano il titolo di vice campione d’Italia al Gewiss Stadium, ad oggi sono due delle squadre con più gol incassati. I bergamaschi infatti ne hanno presi venti, i milanesi quindici, tra campionato e coppa.
INTER SOTTO PRESSIONE. Inoltre, come spiega L’Eco di Bergamo, l’Inter porta il peso di essere la grande delusione della stagione, dal momento che finora ha vinto solo un terzo delle gare disputate. Molte, in campionato e in coppa, le ha raddrizzate in pareggio solo all’ultimo minuto. E la sconfitta più recente, martedì scorso in Champions sul campo del Real Madrid, ha compromesso la classifica del suo girone.
LUKAKU-DIPENDENTE. Il belga Lukaku, sette gol, in media uno a partita, è mancato a Madrid e l’Atalanta si augura che il suo infortunio muscolare lo lasci in tribuna anche domani: senza di lui la squadra di Antonio Conte sembra persa. Lautaro infatti sa solo buttarla dentro quando gli altri lo imboccano davanti alla porta e Sanchez non riesce a reggere i 90′ sulle gambe.
DIFESA IN DOWN. La difesa a tre milanese infine non funziona, dal momento che a Vidal, Brozovic e Barella sono richiesti più inserimenti che filtro. In fascia destra Hakimi viaggia a buona velocità, ma dalla parte opposta né Young né Perisic stanno piacendo. Anche l’Atalanta di mister Gian Piero Gasperini però dovrà fare i conti con l’inconsistenza della sua fase difensiva, proponendo nuove soluzioni.