L’Atalanta aveva scelto di proporre voucher per acquisti di abbonamenti e biglietti
Con una nota il Codacons ha annunciato l’arrivo di una class action nei confronti della società Atalanta, al pari di altre 8 società del campionato di Serie A. La questione riguarda i rimborsi legati a biglietti e soprattutto abbonamenti della stagione 2019/20, con i sodalizi in questione che avevano scelto di offrire ai propri tifosi la soluzione di voucher esercitabili nel corso dei successivi 18 mesi.
Il tutto, almeno a detta dei club, grazie a quanto previsto dall’art. 216, comma 4 della Legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione del D.L. legge 19 maggio 2020, n. 34, c.d. Decreto Rilancio.
Segue l’intero comunicato pubblicato dalla nota associazione di consumatori:“Dopo la decisione dell’Antitrust che ha riconosciuto l’illegittimità delle clausole vessatorie imposte dalle società sportive ai tifosi, il Codacons prepara una class action contro l’Atalanta Calcio, club coinvolto nel provvedimento dell’Autorità. La pronuncia dell’Antitrust nasce da una denuncia del Codacons che aveva sollevato il problema dei mancati rimborsi agli utenti in caso di partite rinviate o di chiusura al pubblico degli stadi. Le clausole contenute nei contratti di abbonamento e nei biglietti venduti dalle società sportive escludevano in tali situazioni i diritti dei consumatori all’indennizzo, violando così le disposizioni vigenti. La decisione dell’Autorità apre ora le porte alla possibilità per i tifosi dell’Atalanta di ottenere risarcimenti per le partite di calcio cui non hanno potuto assistere per responsabilità non imputabili all’utente, e spiana la strada ad una azione collettiva. Proprio per questo il Codacons sta studiando le azioni legali da intraprendere nei confronti dell’Atalanta Bergamasca Calcio Spa, e comunicherà nei prossimi giorni le modalità di adesione alla class action contro il club calcistico”.