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Szabó, da Zingonia al ritorno a casa passando per il Covid

Appena guarito dal Covid, Levente Szabó ha ricordato a L’Eco di Bergamo la sua storia da atalantino nelle giovanili a Zingonia: era nei mitici ’99

Dalle giovanili di Zingonia alla A ungherese, a casa sua, passando per la brutta esperienza del Covid-19. Levente Szabó, della classe dei ’99 dell’Atalanta che vinse scudetto e supercoppa Under 17 con Massimo Brambilla anche grazie ai suoi 9 gol, è oggetto del ritratto-intervista de L’Eco di Bergamo.

SZABO, DA ZINGONIA ALLA A UNGHERESE. Il lunghissimo centravanti, 194 centimetri, è letteralmente tornato a casa sua, Székesfehérvár, dove dall’anno scorso veste la maglia del Mol Fehérvár, una volta noto come Videoton. “Ne sono sempre stato un tifoso: la carriera mi ha portato in Italia, ma sono contento di essere tornato”, le parole dell’ex anche del Genoa, atalantino dal 2015 al 2017, cresciuto dapprima in Sárszentmiklós Se, Videoton FC Főnix e Eto Fc Győr, tra il 2007 e il 2015 272 palloni nel sacco in 133 match.

SOL LEVENTE A ZINGONIA. “Feci un provino e mi presero, abitavo alla Casa del Giovane e Filippo Melegoni che sa l’inglese mi faceva da interprete. Bastoni, Colpani, Del Prato: un bel gruppo”. Capocannoniere del Torneo di Arco, appena maggiorenne passò in rossoblù. Dopo 14 timbri personali in sole due stagioni, 7 in 14 partite in Liguria: “Perdendo in finale alla Viareggio Cup ai rigori col Bologna. Ma in Italia ho vinto e segnato all’Atalanta, col Genoa mi sono allenato con la prima squadra”.

SZABO E LA A UNGHERESE. Nell’estate del 2019, il passo indietro di Szabó che in realtà equivale a uno in avanti, visto che è nella massima divisione del suo Paese, per cui ha segnato 3 gol in Under 19. I primi mesi in B nel Budaörs, prima di tornare alla base nella finestra dello scorso gennaio: “Un calcio fisico, secondi dietro Ferencvaros, ma ho mi sono infortunato al bicipite femorale, col tendine quasi rotto. Poi la positività il 20 ottobre: ho sofferto a distanza per Bergamo. Qui si è giocato a porte aperte, anche se il pubblico aveva le mascherine, ma i casi stanno aumentando e dopo la pausa per le Nazionali giocheremo senza tifosi. Ho fatto la quarantena e posso tornare”.

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