Un classico doppio ex della sfida tra Spezia e Atalanta è Fabio Gallo, allenatore nelle giovanili sulle due sponde e anche nella prima squadra bianconera: “Con Pessina legame come con Bergamo”
“Il legame con Bergamo, fin da quando ero giocatore, non può spezzarsi. Quello con Matteo Pessina va oltre il rapporto tra allenatore e giocatore: l’ho avuto allo Spezia, ma tre anni fa eravamo insieme a Como e adesso lui ha esordito in Nazionale…”. Emozione e affetto: tanto traspare dall’intervista da classicissimo doppio ex rilasciata da Fabio Gallo a Spezia1906.com: “Non potrà che migliorare, è un ragazzo di 23 anni che gioca come un trentenne e anche professionalmente è molto serio. L’ho sentito in questi giorni, ero emozionato”, la sentenza dell’ex protagonista del “centrocampo degli architetti” (con Marco Sgrò e Daniele Fortunato).
GALLO, IL DOPPIO EX. Giocatore e allenatore nel vivaio (Allievi e Primavera, 2009-2012) nell’Atalanta, tecnico spezzino in Primavera (2014-2016) e in prima squadra (2017-2018) in cui Pessina arrivò in prestito a gennaio di due anni fa: “A Spezia ho vissuto e lavorato, sono un grande tifoso delle Aquile, che stanno facendo molto bene. Mi aspetto una bella partita: la Dea è avvantaggiata nel tasso tecnico, ma Vincenzo Italiano è un allenatore emergente: squadra organizzata, con un filo logico con l’impostazione della scorsa stagione, e lavoro splendido”, il parere di Gallo sulla sfida di sabato a Cesena.
GALLO E LO SPEZIA: I VOLTI NOTI. Il cinquantenne di Bollate conosce direttamente, per averli allenati, non pochi dei protagonisti della rosa attuale degli Aquilotti: “Giulio Maggiore era già il più quotato, sono per Simone Bastoni che ho avuto in Primavera: è lui la realtà più bella dello Spezia. Terzi sa sempre dove cade il pallone, fa meno fatica in A che in B. Vignali avrà le sue chances: deve prima capire la categoria. Mastinu? Sono curioso di vederlo anche in A”.
GALLO E PICCOLI. Tra i due ex di turno, in realtà prestiti, Gallo va oltre Federico Mattiello soffermandosi su Roberto Piccoli, l’aspirante bomber atteso all’esplosione: “L’ho visto nella Primavera dell’Atalanta, sotto età giocava insieme ai ragazzi di due anni più grandi e segnava tantissimo. Ha prospettiva, anche se deve rispettare i tempi di crescita: ha grandi qualità, fiuto del gol e dentro l’area è sveglio”.