Zapata conquista il penalty della bandiera lasciandolo a James, sotto però di 4 gol. Alla fine L’Ecuador alla Colombia ne fa altri due
Più che una partita, un set tennistico. Crollata già venerdì scorso a Barranquilla col tris sul groppone preso dall’Uruguay, con Duvan Zapata fermo al palo del possibile 1-1 di testa su cross di Cuadrado, stavolta la Colombia dei tre atalantini cede in modo umiliante all’Ecuador a Quito. Col Toro di Cali, titolare insieme a Johan Mojica, poi sostituito (40′, entra Suarez) da un rassegnato e incavolatissimo ct Carlos Queiroz – che al contempo butta in mischia Luis Muriel (al posto di Orejuela) -, abile soltanto a procurarsi un calcio di rigore (fallo di Arreaga) lasciato trasformare a James Rodriguez al 1′ di recupero di un primo tempo concluso sul 4-1 per i locali. La strada per i Mondiali in Qatar del 2022 si fa impervia.
ECUADOR, 6-1: COLOMBIA UMILIATA. Full time per Duvan, che per il resto non ha praticamente visto la porta, e mezzo servizio per gli altri due, il mancino e la punta, pressoché nulli. Oltre al jet lag del ritorno a Zingonia in tempo per la rifinitura di venerdì alla vigilia dello Spezia, anche l’umiliazione di un punteggio inconcepibile, che lascia i Cafeteros a 4 punti dopo altrettante partite, mentre i padroni di casa allenati dall’argentino Gustavo Alfaro raggiungono in testa a 9 il Brasile con un turno disputato in più. Questi i marcatori locali: 7′ Arboleda, 9′ Mena, 32′ Estrada, 39′ Arreaga, 78′ Plata che si fa cacciare per eccesso di esultanza, 91′ Estupiñán. All’una e mezzo l’Argentina del Papu Gomez è a Lima col Perù.