Il centrocampista ucraino era proprio l’arma in più che mister Gasperini avrebbe voluto in campo a Cesena, ora deve pensare ad altro
Il fantasista nerazzurro è uno dei quattro nuovi contagiati della sua Nazionale -si sospetta un focolaio- ed è stato subito posto in isolamento a Lucerna, sede di una partita (quella contro la Svizzera senza Freuler, squalificato e già a Zingonia) che non si è mai disputata.
ISOLATO E SOLO. E adesso, di ritorno in Italia su una vettura protetta, Malinovskyi è in cerca di un’apposita struttura dove trascorrere il periodo di quarantena. Al Centro Bortolotti non andrà, ma nemmeno a casa, per non mettere a rischio la moglie Roksana e la figlia Olivia. Se asintomatico, si terrà in forma con il cosiddetto ‘smart training’, in attesa che uno dei prossimi tamponi a cui si sottoporrà risulterà negativo e a quel punto potrà concludere l’isolamento e tornare ad allenarsi. Quella di Malinovskyi è la settima positività comunicata per un giocatore atalantino.
ASSENZA PESANTE. Ora l’Atalanta entra in un altro tour de force, e sarebbe stato fondamentale avere l’ucraino a disposizione. Contro lo Spezia, per esempio, avrebbe giocato quasi sicuramente visti i ritorni in extremis dei sudamericani, che potrebbero essere stanchi. Come evidenzia L’Eco di Bergamo, senza di lui, viene a mancare una preziosa arma del turnover atalantino.