La sfida con lo Spezia è un revival di un’epoca lontanissima: non si gioca dal 1939. L’a.d. Luca Percassi è un ex di turno: di là occhio a Mattiello e Piccoli
12 volte in B tra le due guerre, poi Spezia e Atalanta si sono sempre guardate a distanza, la stessa determinata dalle categorie disputate, solitamente almeno un paio di differenza. La sfida dell’anticipo dell’ottava giornata alla ripresa del campionato è anche la prima in campo neutro – si gioca a Cesena, il “Picco” è in ristrutturazione – della storia di un confronto che si perde nella notte dei tempi. L’Eco di Bergamo la ripercorre brevemente mettendo in cima alla lista degli ex di turno l’amministratore delegato nerazzurro Luca Percassi.
SPEZIA-ATALANTA, RENDEZ-VOUS DOPO 81 ANNI. Nei 12 incroci complessivi – tra casa e trasferta -, 5 vittorie bergamasche, 6 pareggi tra cui l’ultima partita sempre su campo avverso del 7 aprile ’39 (0-0) e 1 sola affermazione ligure. Il fattore campo è quasi un tabù: i bergamaschi alla Spezia la spuntarono solo nel 2-1 del 14 febbraio 1937 (Savio e Simonetti, poi Venturini), con 4 nulli pareggi e la sconfitta di misura del 7 giugno 1931 firmata da Papini. A Cesena, invece, nella sua storia la dea ha vinto in 6 occasioni nel pre Gasperini.
LO SPEZIA-ATALANTA DEGLI EX. Per l’a.d. atalantino, Percassi junior, come sottolinea anche il box del dorso di Bergamo del Corriere della Sera, lo Spezia è storicamente l’ultima tappa di una breve carriera da terzino conclusa a soli 24 anni dopo Chelsea (dai 17 anni, 2 presenze, partendo con Sam Dalla Bona), Monza (due stagioni) e Alzano (da gennaio a giugno 2003): una stagione e mezza totale in C1 da 5 presenze. Di là, oltre al tecnico della Primavera aquilotta Valter Bonacina, ci sono i prestiti nerazzurri Roberto Piccoli e Federico Mattiello, anche se il secondo a Zingonia s’è visto praticamente solo per il contratto (dal 2018); di qua il direttore generale Umberto Marino, biennio spezzino 2013-2015 e anche Cristiano Piccini, annata cadetta in bianco nel 2012-2013.