La Curva Nord Pisani imbandierata, con le coreografie, l’entusiasmo e la gente che va all’Atalanta. Nell’attesa ri rivederla piena, la pagina Atalantine la ricorda con nostalgia
La Curva Nord piena e tanta nostalgia che basterebbe la metà per mettersi a piangere. La pagina Instagram Atalantine, autodefinitasi la pagina ufficiale delle supporter in gonnella, la ricorda quand’era piena con un post-video messo alla mattina della ripresa del campionato. Per fare una promessa che equivale a una speranza in un periodo buio, da divieto al pubblico ormai eterno, nel bel mezzo della seconda ondata di Coronavirus e delle relative restrizioni da stadio: “Torneremo così”.
CURVA NORD: CHE NOSTALGIA… L’ultima volta dell’Atalanta davanti al suo pubblico risale a una vita fa, allo scorso campionato, il 15 febbraio 2020. Non è la partita del video postato dalle tifose, perché con la Roma, nella remuntada a due Palomino-Pasalic tra 5′ e 14′ della ripresa per abbassare la saracinesca sulle pretese corsare di Dzeko (45′), si giocò in notturna. Dall’8 marzo al 3 maggio ci sarebbe stato il primo lockdown, col calcio fermo e costretto in seguito a riprendere in estate, da giugno ad agosto.
LA CURVA PIENA: QUANDO? Ormai tutti, a Bergamo e dintorni, con la curva (quella sbagliata) dei contagi sempre più appiattita rispetto al resto della Lombardia e dell’Italia, coi reparti Covid dei nostri ospedali abbastanza capienti e attrezzati da accogliere la metà dei pazienti da fuori provincia, aspettando in trepidante attesa che lo stadio e la Curva Pisani riaprano. L’illusione di un lento ritorno alla normalità coi mille spettatori consentiti tra il match casalingo col Cagliari (4 ottobre) e quello con la Sampdoria venti giorni più tardi, a pubblico comunque sparpagliato in Tribuna Rinascimento (ex UBI, ex Giulio Cesare) e non nel settore più caldo del tifo nerazzurro, è svanita al primo decreto nuovamente restrittivo. Ma la curva, quella giusta, è chiusa da più di nove mesi. Non resta che l’operazione nostalgia sulle pagine dei social network, magari iniziando a prenotare il famoso vaccino anti Coronavirus…
Alla Dea ultimamente non manca grinta o coraggio, manca il “muro nerazzurro”
senza parole