cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Candeline anche per Milan, eroe della prima Coppa delle Coppe

Nel famoso ma datato scontro in tre gare con lo Sporting Lisbona c’era anche Luigi Milan: per lui, il 10 dicembre, 83 candeline

Il 10 dicembre è il giorno delle candeline spente sulla torta anche per Luigi Milan. Sono 83, per la mezzala destra di Mirano, entroterra di Venezia, cresciuto nell’Italo Sport e svezzato dai neroverdi, allora senza l’arancio del Mestre. Con le sue 123 presenze condite da 9 reti (9 e 1 – al Varese, nel ko per 4-1 al primo turno il 3 settembre ’66 – in Coppa Italia, 3 sul palcoscenico continentale) dal 1963 al 1969, incrociando a centrocampo gente come Flemming Nielsen che spesso ne indossava la 8 quando non giocava mediano destro col 4, Giorgio Veneri, Ambrogio Pelagalli ed Elvio Salvori, il veneto ha fatto in tempo a essere tra gli eroi della primissima Europa dell’Atalanta, quella del triplice scontro con lo Sporting Lisbona in Coppa delle Coppe, accompagnandola fino alla retrocessione in B.

MILAN, L’ASSO DI COPPE. Milan, 321 allacciate di scarpe e 53 palloni nel sacco fra Venezia, Udinese, Fiorentina e Catania, a Bergamo trovò una rumba in panchina abbastanza notevole: Quario sostituito da Ceresoli, Valcareggi, Puricelli sostituito da Angeleri che poi si fa una stagione piena, il cavallo di ritorno nonché vincitore del trofeo della coccarda del ’63 Tabanelli nel ’67 rimpiazzato da Angeleri, Angeleri-Moro-Ceresoli all’ultimo atto. Milan, la competizione che visse da atalantino l’aveva vinta, nel 1961, anno della Coppa Italia sempre nei viola allenati da Nandor Hidegkuti. Anzi, l’aveva pure decisa: 10 e 5 reti complessive in due edizioni consecutive, segnandone tre dei quattro nella doppia finale ai Glasgow Rangers, doppietta a Ibrox il 17 maggio 1961 e gol anche al ritorno al “Comunale” ex “Giovanni Berta”, il futuro “Artemio Franchi”, dieci giorni dopo.

MILAN E LO SPORTING. Storica, comunque, la partecipazione alla prima Europa della squadra bergamasca, eliminata dai portoghesi della capitale in tre match serratissimi in quello scorcio tardo-estivo e autunnale del ’63. 2-0 al “Comunale” il 4 settembre (Calvanese e Domenghini), ko per 3-1 (Christensen) al “José Alvalade” il 9 ottobre e quindi lo stesso score nello spareggio al “Sarrià” di Barcellona il 14 successivo con Chico Nova a illudere tutti. In campionato, Messina e Lazio castigate la prima annata insieme alla Juve nel tris secco casalingo del 23 ottobre, 9 giorni dopo l’uscita da quella storica coppa europea; il Toro la seconda, Venezia e Bologna la quarta, ancora i felsinei la quinta da match winner e il Palermo l’ultima. Dall’estate del ’69 ci sarebbero state Pontedera e Rovigo, con ritiro a 35 anni, e poi l’avventura in panchina in età matura, tra 1973 e 1990, tra Olbia, Prato, Massese, Città di Castello, Real Cerretese, Potenza e Rondinella. Tanti auguri.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Il fischietto alla ripresa del campionato è anche noto per ripetute liti con l'allenatore dei...
LA PRELAZIONE SI CHIUDE ALLE 23 DI MERCOLEDÌ 27 MARZO...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta