L’Atalanta dalla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League ha già incassato ben oltre 50 milioni di euro. L’anno scorso furono 60
Continuare a puntare alla zona Champions, perché gareggiare nella massima competizione continentale all’Atalanta sta fruttando da due anni di fila il tesoro per poter continuare a sognare in grande a occhi aperti. La tesi dell’apertura del sabato di Tuttosport, deciso a fare i conti in tasca al club bergamasco: nella passata edizione tra una voce e l’altra, incassati 60 milioni. E stavolta non ci siamo così lontani.
IL TESORO DELLA CHAMPIONS. L’anno scorso, però, c’erano anche i quasi 7 milioni del botteghino, poi chiuso per il maledetto Covid-18 e la fase finale a otto a Lisbona a porte chiuse in gara secca. Quest’anno s’è ripartiti dai 15,5 di quota d’accesso ai gironi finendo finora coi 9,5 per la qualificazione agli ottavi di finale, con l’aggiunta di 2,7 a vittoria (3, fanno 8,1), 900 mila a pareggio (2, 1,8), 5,25 di quota di merito (1,108 per ogni posizione scalata nel ranking, nella fattispecie dalla 32esima alla 28esima) e infine 5 attuali di market pool per la redistribuzione dei diritti televisivi. Fanno 54,8, ma il quotidiano sportivo torinese arriva a 56 considerandone circa 11 (forse il resto è quota redistribuita) per la classifica del Gruppo D.
VINCERE PER IMPINGUARE IL TESORO. Tutti calcoli sciorinati con cura per comunicare una cosa sola: la coppa dalle grandi orecchie rende e anche parecchio. Ergo, vento in poppa e salpare verso una serie di successi, cominciando dalla Fiorentina. Perché l’appetito vien mangiando. E con le casse a posto si può continuare a competere con le big.