Il difensore ‘made in Danimarca’ è uno dei pilastri della difesa rossonera e guida la classifica di Serie A
“Domani sarà la volta di un altro ritorno, il più atteso di tutti: il pilastro si risistemerà al centro della difesa, a un mese dall’ultima volta, e il Milan ritroverà in un colpo solo esperienza, solidità e leadership, fattori che un campionato fa
diedero la svolta e che potranno garantire continuità anche in questo 2021 appena cominciato”. E’ ‘La Gazzetta dello Sport’ a soffermarsi su Simon Kjaer, considerato punto fermo del reparto difensivo del Milan.
Il centrale danese ha raggiunto Milano percorrendo pochi chilometri, più o meno una cinquantina: quelli che dividono la città meneghina con Bergamo, che nel settembre 2019 lo aveva conosciuto ma senza troppe fortune (5 presenze).
Concordo al ?
Il grosso rimpianto è Ibanez
Più rimpianti per Ibanez, come ha riconosciuto lo stesso Gasperini
I giocatori dell’Atalanta che percorrono più km in una partita sono Djimsiti e Toloi, sempre sopra i 10 km. La risposta sta qui.
Meglio Romero e Palomino.
Il Milan Gioca a 4 in difesa..nel nostro modulo sbagliava tutti i tempi sempre in ritardo…vedi con il Napoli…
….Inadatto ad una difesa a 3 e ad uscire con la palla al piede…
Il “fatto ” non fa che scagionare , in qualche modo, il Papu….
Kjaer è un buon giocatore ma se oggi fosse qui, farebbe la riserva a Romero. Per quanto mi riguarda l’unico vero rimpianto è Castagne.?
Un ultra trentenne non può essere un rimpianto….
È capitato tante volte il contrario….pilastri a Bergamo, grazie all’ambiente e a Gasperini…e poi fallimenti o quasi quando sono andati pagati a peso d oro… pazienza per kjaer…
Nessun rimpianto. A Milano deve correre molto meno.
Assolutamente no non era adatto alla difesa alta che usiamo a Bergamo quindi nessun rimpianto
No, semplicemente non si integrava nei meccanismi di gasperini. Può capitare, non vedo quale sia il problema
Con romero no…