Il giornalista, che segue da vicino le vicende degli emiliani, ci descrive il momento poco felice alla corte di Fabio Liverani
Domani è il giorno di Atalanta-Parma: i nerazzurri proveranno ad allungare la propria serie positiva, gli emiliani cercheranno l’impresa nel tentativo di uscire da un momento delicato. Con Marco Bernardini, giornalista di ForzaParma.it, proviamo a capire che aria tira in Emilia.
Bernardini, il Parma ha dato fiducia a Liverani. Scelta giusta o si rischia un’altra imbarcata?
“Un’affermazione non esclude l’altra nel senso che mancavano i tempi per operare un ribaltone immediato alla vigilia di uno scontro così delicato e che avrebbe potuto destabilizzare ulteriormente un gruppo già in grossa difficoltà e in cerca di un’identità. Quindi condivido la scelta di rimandare qualsiasi decisione a domani sera, pur correndo il rischio di subire un’altra imbarcata. In questo momento il Parma é in una crisi profonda, tra pochissime certezze e tanti punti interrogativi, e di sicuro, l’Atalanta non rappresenta l’avversario ideale contro cui tornare a fare punti e ritrovare la fiducia persa”.
L’Atalanta sta attraversando un buon momento. Quanta paura fa?
“Più che l’Atalanta, il Parma deve concentrarsi principalmente su se stesso provando a ripetere, se possibile, le due buone prove offerte in trasferta a San Siro con Inter e Milan. In entrambi i casi le milanesi, sotto di due reti, riuscirono a strappare un punto solo nel finale. Ma storicamente, o perlomeno nelle ultime due stagioni, l’Atalanta ha sempre dominato vincendo, soprattutto, in casa in maniera larga. Proprio un anno fa il giorno dell’Epifania rifilò una cinquina al malcapitato Parma e l’impressione é che da quando abbia finito il tour de force tra campionato e Champions, sia tornata sui livelli eccelsi che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare”.
Quali potrebbero essere le mosse di Liverani per tentare di bloccare i nerazzurri?
“Squadra arroccata, molto attenta a bloccare gli esterni e subito pronta a ripartire provando a sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti. Ma di sicuro le assenze di Kucka e Gervinho peseranno parecchio, erano due dei pochi elementi in grado di poter dare qualche soluzione in più in zona offensiva. Sarà una partita di grande sofferenza e sacrificio, se si dovesse sbloccare subito temo una goleada simile a quella di dodici mesi fa”.
Quale potrebbe essere la possibile formazione del Parma?
“Mancheranno, oltre a Kucka e Gervinho, anche Iacoponi e Osorio, l’unico degli otto neoacquisti che si é guadagnato subito una maglia da titolare. Prevedo una formazione alquanto rimaneggiata con Busi, capitan Alves, Gagliolo e Laurini (Pezzella non ha i 90 minuti nelle gambe) in difesa davanti a Sepe, il trio Hernani, Sohm o Cyprien e Kurtic a centrocampo e il tridente composto da Karamoh, Inglese e Brunetta in avanti. Questo perché Mihaila viene da 3-4 mesi d’inattività e l’ex Cornelius, apparso sottotono anche domenica col Torino, potrebbe essere preservato in una logica di turnover. Ma, a prescindere dagli interpreti, far risultato sarà un’impresa durissima”.
La DEA e di un altro pianeta
Domani un secco 6 1 per la CORAZZATA ATALANTA