L’olandese volante dell’Atalanta spegne 27 candeline in campionato a Benevento. Una carriera che ha trovato il punto di svolta con Gasperini

All’inizio, quand’era approdato a Zingonia per guardare le spalle ad Andrea Conti, poi diventato milanista sbattendo un po’ troppo rumorosamente il cancello nel volgere di mezza estate, in pochi avrebbero scommesso che Hans Hateboer sarebbe diventato una pietra miliare lungo la strada del nuovo corso dell’Atalanta. Oggi l’esterno olandese festeggia il compleanno in campo a Benevento: 27 anni all’anagrafe, quasi quattro da nerazzurro provetto. E soprattutto inamovibile.

HATEBOER DICE 27 IN CAMPO. Nato a Beerta il 9 gennaio 1994 e trasferitosi ufficialmente il 31 gennaio 2017 dal Groningen, Hateboer, aitante laterale destro nato terzino puro, dalla falcata impressionante seppur con un piede non proprio sensibilissimo, taglia la torta da titolarissimo. Con contratto fino a giugno 2022 e un legame inscindibile con club, allenatore e compagni, a dispetto delle presunte dichiarazioni alla stampa dei Paesi Bassi a Ferragosto circa il ciclo ormai concluso a livello individuale e di squadra. “Bruttissime”, secondo il Gasp. E per fortuna smentite prontamente a pelo d’erba.

HATEBOER, 27… E ALTRI NUMERI. Da atalantino, il religiosissimo Hans, che va a messa a Colognola, parrocchia di San Sisto, quando gli impegni calcistici glielo consentono, ha segnato 10 volte in 153 match conditi anche da 17 assist. Il primo smazzato al Papu Gomez all’esordio con questa maglia, il 19 marzo 2017 nel tris casalingo al Pescara. Il battesimo del fuoco con la porta nemica, invece, il 9 agosto 2018 per iniziare la rimonta ad Haifa con l’Hapoel nel terzo turno preliminare di Europa League (4-1). Memorabile la doppietta nell’ottavo di andata a San Siro del 19 febbraio 2020 nello stesso score ai danni del Valencia, aprendo e chiudendo il poker prima del gol della bandiera dei Pipistrelli. Cento di questi giorni, Olandese Volante, figlio di André e Anita, fratello di Koen e Thijs, 11 volte nazionale oranje al piano di sopra dopo le 3 presenze in Under 20 e le 8 (2 gol) in Under 21.