Il tecnico friulano, oggi commentatore, dà ragione alla società e a Gasperini: “Nessuno può ergersi al di sopra dell’allenatore. Il gioco colma il gap della rosa”
“Per lo scudetto l’Atalanta paga una rosa non all’altezza, ma col gioco e Ilicic può dare fastidio alle grandi fino alla fine”. Parola di Fabio Capello, ex allenatore e oggi commentatore televisivo, che nell’intervista esclusiva al Corriere dello Sport svela le sue gerarchie per titolo e qualificazione Champions: “Vedo sempre l’Inter favorita, poi per gli altri tre posti Milan, Juventus, Atalanta e Roma. I giallorossi sono favoriti nel derby di venerdì, Inter-Juve sarà un nodo importante”.
CAPELLO: BENE ATALANTA SU GOMEZ. “Il caso del Papu Gomez non assomiglia a quello di Milik al Napoli, dove la società si è fatta male da sola: all’Atalanta ha deciso Gasperini e il club l’ha assecondato – il parere di Capello -. Nessuno può ergersi al di sopra dell’allenatore. Mi ricordo al Real Madrid con Beckham: nel gennaio 2007 firmò per i Los Angeles Galaxy e il presidente Calderon mi disse che non avrebbe più giocato con noi. Dopo due settimane di impegno in allenamento, decisi che lo avrei utilizzato come meritava”.
ATALANTA, SCUDETTO E CHAMPIONS. “Nella lotta per lo scudetto i nerazzurri pagano una rosa non all’altezza e l’impatto della Champions League, ma insieme al Verona propongono il gioco che mi diverte di più – l’annotazione di don Fabio -. Gasperini e Juric hanno ridato verticalità, velocità, pressione e recupero immediato della palla per mettere in difficoltà gli avversari”.
