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Gosens, scene da un esterno… bomber

Robin Gosens secondo soltanto all’interista Hakimi per gol segnati in campionato da esterno: la rivincita dei “quinti” che mettono le ali alle squadre

Le difese a tre hanno il potere di liberare le ali a briglie sciolte. E tra le squadre con un esterno da una parte e uno dall’altra, i cosiddetti quinti, c’è anche l’Atalanta col suo laterale-bomber, Robin Gosens. Rendimento altissimo e risultati, appunto, da ala anche in quota bottini: 5 gol in 13 partite di campionato finora, secondo solo ad Achraf Hakimi dell’Inter, capofila anche del focus odierno della Gazzetta dello Sport, 6 timbri fin qui.

GOSENS, L’ESTERNO BOMBER. Il mancino di Germania non viene dal nulla, ma è figlio del gioco di Gian Piero Gasperini. Che non a caso prima di lui aveva valorizzato Andrea Conti, 8 palloni nel sacco nella prima annata del tecnico di Grugliasco in nerazzurro, Leonardo Spinazzola, Hans Hateboer e Timothy Castagne. Un sistema che prevede per chi sta in corsia di attaccare lo spazio senza palla sul secondo palo: il Papu Gomez approvvigionava i servizi da sinistra per il lecchese a destra, ora secondo la Rosea è la presenza di Josip Ilicic a destra ad agevolare il compito a Gosens, già 9 nella scorsa stagione.

GOSENS E HATEBOER: SPREMUTA D’ESTERNO. Con l’olandese a destra, il nazionale tedesco, in gol anche a Liverpool da battistrada, forma la coppia sulla fasce inamovibile nel modulo del Gasp. 14 presenze in A di cui 13 da titolare e 2 gol per il primo, più 6 filate in Europa, per l’Oranje, con 1.169 minuti giocati più 531; 13 (12) e 5 più 5 e 1 per il secondo, Robin, uno dei quinti più ricercati nel Vecchio Continente,  con 1.024′ più 420′. Lontanissimi Johan Mojica (11 di cui 3 da titolare in campionato, 2 di cui 1 in Champions, 292′ più 96′), Fabio Depaoli (5 e 3 più 1, 191′ e 9′) e Matteo Ruggeri (3 e 1 più 2, 116′ e 13′), senza contare i 59′ minuti contro lo Spezia di Cristiano Piccini, altro esubero nel ruolo. A far rifiatare i due da spremuta d’esterno c’è ora Joakim Maehle, che L’Eco di Bergamo chiama “il Castagne 2.0”, 42 giri di lancetta, finora solo a sinistra, da cambio in corsa negli ultimi due incontri.

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