I tre protagonisti del trionfo della Supercoppa Primavera sottolineano la voglia matta di tornare a giocare: Kobacki, Cortinovis e Vorlicky in coro
“Il mio gol è stato importante per tornare avanti nel punteggio, ma è più importante perché abbiamo potuto vincere la partita”. Parola di Olaf Kobacki, autore del sorpasso ieri sera contro la Fiorentina nella gara al Gewiss Stadium valsa la seconda Supercoppa Italiana Primavera di fila all’Atalanta. Il polacco ha parlato, come gli altri due marcatori-protagonisti della sfida, ai canali ufficiali del club: “Mi è piaciuto aver segnato, ho portato la palla e fatto un dribbling, sono molto contento – le sue dichiarazioni -. Sono qui da tre anni e mezzo e questo è il mio primo titolo, sono orgoglioso per me e per la squadra. In campionato non eravamo partiti bene, adesso con questo successo possiamo ripartire e andare più forte”.
PRIMAVERA, LA GIOIA DI CORTINOVIS. Il rompighiaccio è spettato invece ad Alessandro Cortinovis, che ha potuto alzare al cielo per primo il trofeo in qualità di capitano: “Tanto tempo ad allenarsi senza poter giocare senza poter giocare ci toglieva uno scopo: siamo riusciti a portarla a casa perché avevamo una voglia di vincere incredibile – l’opinione del numero 10 di Redona -. Ho voluto mettere in mostra il mio nuovo baffo, un segno caratteristico insieme al capello lungo. Una vittoria del genere aiuta a unire di più il gruppo, è stata veramente fondamentale: la dedico all’ex compagno Willy Braciano (Ta Bi; lesione muscolare da prestito al Pescara, NdR)“.
VORLICKY, TRIS DI PROTAGONISTI. “Ho cercato il gol per tutta la partita, è stata ben giocata da tutti. Nel primo tempo è stata difficile, averla chiusa m’è piaciuto. Non avevo mai giocato con la Fiorentina, non me l’aspettavo così tosta – chiude Lukas Vorlicky -. Abbiamo dovuto correre tanto su un campo pesante, ma i giocatori che abbiamo noi le altre squadre non li hanno. Vengo dalla rottura del crociato, non ho giocato per quasi due anni: per me la Supercoppa è una soddisfazione doppia”.