Il Milan ha perso soltanto due partite dopo il lockdown tra inverno e primavera del 2020: quella che attende l’Atalanta è una sfida alla regolarità
Affrontare il Milan del dopo lockdown è una sfida alla regolarità di rendimento della squadra attualmente più forte del campionato italiano. L’Eco di Bergamo presenta il match clou di sabato a San Siro rimarcando le sole due sconfitte rossonere nelle ultime 45 gare.
MILAN, LA PIU’ FORTE DOPO IL LOCKDOWN. Agli avversari dell’ultima giornata del girone di andata basta un pareggio per laurearsi campioni d’inverno, potendo oltretutto contare sui negativizzati (il terzino francese è un falso positivo) Rebic, Krunic ed Hernandez. Udinese-Inter, in contemporanea, sarà l’altra gara che deciderà delle prime due posizioni. Ma il Diavolo s’è morso la coda soltanto in casa: il 5 novembre col Lille in Europa League (0-3) e il 6 gennaio scorso con la Juventus (1-3). 32 vittorie e 11 pari, tra cui l’1-1 coi bergamaschi il 24 luglio, il resto del ruolino di marcia.
IL MILAN DEI GRANDI ASSENTI. Resta coinvolto nel Covid il trequartista Calhanoglu, tra i grandi assenti in tutti i reparti. Tra difesa e fascia alta gli squalificati Romagnoli e Saelemaekers, quindi gli acciaccati Gabbia e Bennacer. Ma ci saranno l’ex Simon Kjaer, pur in emergenza, Leao, Meité o Tonali a fianco dell’altro volto noto Franck Kessie e, forse, Hauge e Mandzukic.
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