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Scalvini ancora tra i convocati: ecco chi è il classe 2003

Al sesto anno di Atalanta, era già stato convocato sia in Champions che in campionato

I più attenti avranno notato la presenza del giovane centrale difensivo Giorgio Scalvini tra i convocati della sfida di oggi tra Atalanta e Lazio. Già reclutato in quattro occasioni tra Champions League e campionato, il classe 2003 è considerato da diverso tempo come un prospetto di buon livello dalle parti di Zingonia.

2003? NESSUN PROBLEMA  In un Campionato Primavera in cui, soprattutto da quando è stato aumentato da 3 a 5 il numero di fuoriquota, non sono molti i suoi coetanei a avere grossi spazi nelle big, Scalvini sta invece trovando continuità dal 1′: ha infatti disputato tutte le gare da titolare e senza mai essere sostituito, ad eccezione della sconfitta contro la Roma per via di una squalifica. Anche questo è senza dubbio un segnale importante, considerando anche il fatto che a livello nazionale il ruolo non offre grandissimi interpreti nella sua annata. I giocatori che anche in azzurro andavano per la maggiore nel pre-Covid stanno pian piano accusando alcune difficoltà, chi per il poco spazio trovato nel club (Fiumanò della Juve e Fontanarosa dell’Inter, quest’ultimo al momento solo relegato all’Under 18) e chi per aver fatto altre scelte. L’italo-albanese Cepele ha infatti scelto di cambiare selezione, accettando la corte delle Aquile, con cui ha recentemente anche avuto modo di debuttare.

UN ALTRO BRESCIANO FORMATO A BERGAMO  Anche per questi motivi Giorgio sembra avere il vento in poppa in questo momento, con lo stesso mister Gasperini che sarebbe rimasto colpito dalle sue caratteristiche quando lo aveva visto all’opera. Bresciano di Palazzolo, dopo i primi calci con la squadra del paese (in passato in grado di giungere fino alla Serie C) passa a 10 anni al Brescia. Nell’estate del 2015 arriva però l’offensiva dell’Atalanta, che strappa questo interessante prospetto alle Rondinelle per inserirlo nel gruppo dell’Under 13. Il suo è da considerarsi come uno dei primi inserimenti di grande livello nel gruppo, a cui poi saranno aggiunti tanti importanti investimenti sui fuori regione nel momento del passaggio alle categorie nazionali: da Giovane e Zuccon, passando per gli attaccanti De Nipoti e Alessio Rosa.  Chi è arrivato per primo a assaggiare il clima partita in prima squadra, però, è stato lui. Difensore sostanzialmente completo, ha compiuto importanti margini di miglioramento nelle ultime due stagioni, partendo peraltro già con i gradi di capitano al braccio sin da piccolo per quello che concerne i 2003. Anche e proprio questi progressi lo hanno facilitato a essere subito pronto per la maglia da titolare nell’Under 19 Campione d’Italia, con Brambilla che lo ha sostanzialmente promosso a pieni voti al pari dell’esterno basso mancino Ceresoli, che ha preso il posto di Ruggeri, volato in prima squadra a settembre.

Non è, ad ogni modo, prassi così poco comune quella di vedere calciatori del territorio circostante alla Leonessa spiccare il volo verso il professionismo dalle parti di Zingonia: tra gli esempi noti più recenti si possono ricordare Alberto Grassi, l’attuale play della Primavera Panada, il colored Ndour (“scippato” in estate dal Benfica), la stelline classe 2006 Guerrini e Ragnoli. Il tutto nonostante vada sottolineato il buonissimo lavoro compiuto dal Brescia a livello di settore giovanile, come dimostrano i diversi prodotti visti in campo tra Serie A e B con la maglia delle Rondinelle nel corso delle ultime stagioni, tra cui spiccano Sandro Tonali e il difensore leva 2002 Papetti, spesso affiancato in difesa dall’altro prodotto Made in Brescia Mangraviti, tornato alla base l’anno scorso dopo vari prestiti in C.

CARATTERISTICHE TECNICHE  Profilo di tipo moderno e abile in ambedue le fasi, è affidabile sia nella marcatura pure che nella gestione dei duelli aerei, anche alla luce del fatto di essere oltre il metro e novanta di altezza. Positivo per quello che concerne l’impostazione del gioco da dietro, si occupa spesso di forzare la giocata andando verso i terzini o i centrocampisti e far uscire la propria squadra dal semplice ping-pong tra portiere e difensori. Se riuscirà a aggiungere un pizzico di cattiveria, un po’ mancante alle volte anche a detta di chi lo ha seguito da vicino in allenamento in questi anni, potrà ulteriormente aumentare le possibilità di avere una buona carriera. Ovviamente non è velocissimo nello stretto per via della struttura fisica, ma pian piano avrà modo e tempo di lavorare al meglio anche su come rimediare a questa eventuale fonte di difficoltà. Muscolarmente parlando è ancora tutto da completare il suo sviluppo, soprattutto per quello che concerne la cosiddetta “parte alta” del corpo. Ragazzo molto serio e applicato, mostra una maturità e un attaccamento al lavoro già da professionista.

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