I due giovani giocatori, che non sono fratelli ma l’hanno finto per alcuni anni, hanno scelto di patteggiare e di pagare la sanzione
Nuova vita per Amad Diallo, in tutti i sensi. Dopo aver lasciato Bergamo per approdare a Manchester, l’attaccante classe 2002 ha chiuso definitivamente anche la vicenda giudiziaria a suo carico patteggiando e pagando una multa di 48mila euro. Stessa decisione presa dall’altro giocatore ivoriano, Hamed Traore del Sassuolo: la Procura Federale ha comminato per entrambi una sanzione da 48mila euro.
DOCUMENTI FALSI PER L’ITALIA. Come riporta L’Eco di Bergamo infatti, nei giorni scorsi la Procura della Federcalcio aveva emesso un comunicato, sottolineando come i due calciatori avessero commesso “atti volti ad ottenere attestazioni o documenti falsi o alterati per eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento, attraverso il ricongiungimento a detti cittadini ivoriani, già residenti in Italia, che si fingevano genitore del calciatore e ne richiedevano il ricongiungimento familiare”.
LA VICENDA. Con questi documenti, Diallo, ex Traore, e il collega neroverde, erano stati tesserati nel 2015 dagli emiliani del Boca Barco, mentre l’11 luglio del 2018 l’attaccante ora in Inghilterra aveva stipulato il primo contratto da professionista con l’Atalanta, “con il falso nome di Traore Diallo Amad”. Dalle carte si evince che il centrocampista del Sassuolo non è fratello dell’ex nerazzurro: uno si chiama Amad Diallo, l’altro Hamed Traore.
Il doppio della multa a chi ha assecondato tutto questo!!
Li guadaga in in mese,andava squalificato 2 anni.
Giusto cosi…ora si aspetta la sanzione per l’esame falso di suarez e juve..
Nn sono gli unici di sicuro