Domani ricorrerà l’anniversario di Atalanta-Valencia a San Siro, l’ultima partita casalinga dei nerazzurri davanti al loro pubblico
E che pubblico. Quella che invase il piazzale del Meazza- 12 mesi esatti fa domani -fu un’onda nerazzurra indimenticabile. Cori, striscioni, l’entusiasmo a mille per un’impresa storica a portata di tutti e cinque i sensi. Mentre adesso, ai tempi di un Covid che non vuole estinguersi, è rimasta solo la vista: i match si guardano, non si vivono più, come sottolinea L’Eco di Bergamo.
SERATA DA SOGNO. Ilicic, Freuler e Hateboer avevano realizzato il sogno dei bergamaschi, stracciando il Valencia con un poker d’autore che li aveva già proiettati con oltre metà gamba verso i quarti di finale. E oggi i ricordi non possono che volare agli spalti di San Siro, alle decine di migliaia di tifosi nerazzurri che avevano invaso quella sera il capoluogo lombardo, senza sapere che sarebbe stata l’ultima volta.
RICORDI NOSTALGICI. Il castigo però sta durando molto di più di quanto si potesse immaginare all’inizio, o comunque di quanto si sperasse. I sostenitori nerazzurri non hanno voglia di stare ad ascoltare le polemiche- la serata di San Siro quale potente fattore che avrebbe alimentato il contagio-vogliono solo ricordare con nostalgia quanto era stato bello andare all’Atalanta. E quanto sarebbe stato bello vedere dal vivo le imprese di Liverpool, Amsterdam e, si torna sempre lì, ancora a San Siro contro il Milan.
Torneremo
Siamo sempre con voi
Che desolazione.
Nel momento più alto della squadra i tifosi non possono partecipare. Peccato