Il centravanti colombiano sta cedendo lo scettro di bomber al connazionale Muriel, ma i numeri dicono che non c’è Atalanta senza Zapata
Non c’è Atalanta senza Duvan Zapata. Questa la tesi stamani di Tuttosport, supportata dai numeri: delle 32 partite fin qui disputate dalla squadra sui tre fronti, il centrattacco di Cali ne ha saltata una sola, l’ottavo di Coppa Italia col Cagliari in cui era comunque in panchina. Col Real Madrid, mercoledì prossimo, sempre che metta piede in campo nel probabile mini turnover mirato domenica col Napoli, il colombiano potrebbe dire trentatré. Ed è a un gol soltanto da quota 60 in nerazzurro: ora appaiato al Papu Gomez, gli basta il minimo sforzo sotto porta per diventare il marcatore straniero più prolifico della storia del club.
ZAPATA, NON SOLO DEA. Il numero 91 ha anche disputato tutte e 4 le partite di qualificazione della sua Nazionale a Qatar 2022, quindi è dalla fine dell’estate che sta giocando con soluzione di continuità. Arrivando a 35 allacciate di scarpe su 36. E rincorre, insieme al record in premessa, anche il cinquantesimo gol in serie A con la sola maglia della Dea.
NIENTE DEA SENZA DUVAN. Gian Piero Gasperini lo schiera praticamente sempre perché è una certezza, non solo come terminale ma per il lavoro massacrante che si sobbarca sull’intero fronte d’attacco. Nella sua prima annata a Bergamo, difatti, il ruolino di marcia riportava un eloquente 48 su 49: a San Siro con l’Inter era squalificato. Ma il tecnico lo sta comunque centellinando: 2.094 minuti (settimo di squadra), solo 5 match giocati per intero, 18 volte sostituito e 8 subentrato, 13 gol complessivi contro i 16 di Muriel.
Grande Duvan