Il centrocampista cresciuto nel Monza si racconta a 360°
Matteo Pessina si è raccontato a 360 gradi nel corso di un’intervista a La Repubblica.
PARENTESI MILAN “Ero giovane e senza esperienza, era giusto che la facessi altrove. Col Milan ho cercato di fare i passi più giusti in quel momento: non è andata nel migliore dei modi, ma nel calcio succede. Oggi sono contento di essere all’Atalanta e di tutto il mio percorso. Credo anche di avere lasciato buone tracce ovunque io sia stato”.
EUROPEO “Io sto dando tutto. Siamo in tanti, ma così è ancora più stimolante. Facta, non verba? Esatto, lo dico da sempre. È il modo migliore per dimostrare le cose, in questo mondo dove tanti parlano troppo”.
LE ASSENZE DEL REAL “Lasciamo perdere le assenze del Real. L’essenziale è affrontarlo come abbiamo sempre fatto con tutti, senza snaturare il nostro gioco. Giocare contro di loro era il sogno più grande. Io, poi, mi ispiro a Toni Kroos“.
IL MONDO DELLA SCUOLA “Penalizza gli sportivi? Sono d’accordo. Nelle scuole pubbliche, in genere le più importanti, spesso si pensa che uno debba studiare e basta. Dad? Ne usciremo, vedo una luce. Serve l’aiuto di genitori e professori: i ragazzi non devono mollare. Vale anche per gli allenamenti degli sport non professionistici, bloccati”.