Il tecnico dell’Atalanta analizza la sconfitta rimediata in extremis contro il Real Madrid, la testa è già alla sfida di ritorno

“Rimane l’amarezza di non avere potuto giocare alla pari una partita attesa, la nostra soddisfazione era giocare contro il Real una partita di Champions. Così, è stata rovinata. Non so che risultato sarebbe stato, peccato anche per il gol finale. Ma l’episodio ha rovinato eccessivamente la partita”.

“Qualificazione compromessa? Basta andare a vincere a Madrid, siamo in una botte di ferro. Abbiamo un solo risultato, se saremo capaci di vincere e fare un’impresa passiamo. Chiaro che questa partita possa pesare. Josip? Con lui non c’è niente, eravamo nei minuti finali, bisognava portare il risultato in porto. Ed invece proprio nella sostituzione abbiamo preso gol, di destro da Mendy… si vede che doveva andare così. Zero a zero era buono, così siamo amareggiati ma ci riprenderemo”.

“In undici contro undici sarebbe stata un’altra partita. Ho avuto la sensazione che loro fossero di un altro livello, anche con le assenze. C’è un tasso tecnico di altissimo livello, ma avremmo disputato un altro tipo di partita. A noi dispiace che la gara sia stata stravolta, anche se abbiamo difeso bene”.

“C’è grande rammarico. Sul fuorigioco non c’è più discussione, così come sul fallo di mano. Rimane quello sul contrasto, e per me rimane un gesto tecnico. Non si può togliere, la tentazione è di togliere anche quelli. Ed è un suicidio al calcio. Non dico niente perché altrimenti la Uefa mi butta fuori due mesi. Non possiamo avere arbitri che non hanno mai giocato al calcio che non distinguono un fallo da un contrasto, se non lo capiscono credo debbano cominciare a fare un altro mestiere. Non bisogna lavorare alla Nasa ed essere ingegneri. Stasera è proprio clamorosa, dai”.

“Ho parlato con Zapata, non sembra uno stiramento ma una contrattura”.