Taglia il nastro dei 40 con l’anagrafe il bosniaco cresciuto in Svezia Zlatan Muslimovic, che all’Atalanta ebbe una fiammata contro la Fiorentina

Bergamo, 9 febbraio 2008, prima serata, un sabato. L’appoggio a mezz’altezza sull’angolo da destra di Tissone corretto dalla spizzata di Belleri, la zampata al novantesimo per firmare il pari sul due coi viola servitagli sul secondo palo dallo stesso argentino sullo slancio del lavoro a due De Ascentis-Inzaghi (Simone). Due lampi nel buio di una stagione nell’Atalanta da una decina di presenze e stop, per Zlatan Muslimovic, attaccante bosniaco che oggi, sabato 6 marzo 2021, compie i suoi primi 40 anni e qui passò più veloce di una meteora.

MUSLIMOVIC E LA DOPPIETTA. Quella nottata da doppiettista agli ordini di Gigi Delneri, che giusto all’inizio dell’anno aveva fatto fuori Riccardo Zampagna affidandosi a Sergio Floccari con Antonio Langella preferibilmente esterno alto a sinistra, senza contare Cristiano Doni mattatore abituale, sarebbe rimasta un unicum. Una sfida con gli ex, visto in quella Fiorentina allenava Cesare Prandelli e c’erano sia Giampaolo Pazzini che Riccardo Montolivo, confezionatori del vantaggio col primo a girarla in porta al 29′. Poi il secondo sorpasso di Semioli, testa accarezzata da Kuzmnovic dopo lo scarico proprio del Pazzo. 4 dall’inizio e 6 da subentrato: nothing else.

MUSLIMOVIC DICE 40. Cresciuto in Svezia e di scuola IFK Göteborg, l’approdo in Italia del centrattacco slanciato e biondo, dalla chioma a intermittenza, risale al nuovo secolo nell’Udinese. Quindi in prestiti a Pistoiese, Perugia (0 presenze), Ascoli, Padova, Rimini col record personale di 15 marcature stagionali e la promozione in serie B, Messina e Parma. Nel giugno 2007, il triennale in nerazzurro per andarsene (600 mila cocuzze) al PAOK a luglio dell’anno seguente. Svincolato fino al 2012, va in Cina al Guizhou Renhe per ritirarsi nel gennaio di quattro anni or sono. Non male gli 83 palloni nel sacco in 358 gare nei club, più i 12 in 31 allacciate di scarpe nella Nazionale della Bosnia Erzegovina, per il ragazzo di Banja Luka dalla bacheca non proprio vuota: Supercoppa di Lega di Serie C (2005), Coppa della Cina (2013), Supercoppa di Cina (2014) e Intertoto (2000). Tanti auguri.